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Per Adriana,
Coordinatrice "uscente" degli Inter Club della Campania
Il trentenne Patrick Zaki, attivista Egiziano per i Diritti Civili, studente dell’Università di Bologna, incarcerato al Cairo per ben 22 mesi, in un articolo su “7” (1-
Un’affermazione chiara, netta, lucida detta da un supporter dello Zamalek, accusato di istigazione alla violenza, alle proteste, al terrorismo, divenuto famoso per la campagna “Free Patrick Zaki” lanciata da Amnestey International.
Nell’articolo di ben 9 pagine sottolinea l’importanza del Calcio nella sua vita ed, in particolar modo, durante la sua custodia cautelare.
Patrick ricorda lo striscione dei tifosi del Bologna “Giustizia per Patrick” esposto durante la gara con l’Udinese del 22 febbraio 2020; il braccialetto “Patrick libero” realizzato durante l’ultimo Europeo; la t-
“L’amore per il Calcio mi ha salvato e più volte mi ha impedito di impazzire” ha scritto il giovane tifoso rossoblu.
Il Calcio, dunque, l’ancora di salvezza di un recluso, unitamente a tanti altri detenuti… Il Calcio, l’Inter in particolar modo, la vita di Adriana de Leva, il cui leit-
Ci mancherà la sua passione, la sua abnegazione, la sua obiettività, la sua trasparenza, la sua onestà, per cui ci mancherà il suo duro lavoro… Dobbiamo ringraziarla per essere stata il top di questo organismo!
Tutto questo perché, oltre all’Inter, Adriana si è “arricchita” e confrontata con altre realtà associative come la Chiesa, il Mondo Civico.
Donna, moglie, mamma, nonna: molte di queste peculiarità le ha riversate su di noi, nessuno escluso.
Grazie non solo per tutto quello che ha fatto per il Coordinamento Campano ma, soprattutto, per aver fatto capire a tutti che valeva la pena farlo!
Grazie per essere stata parte della nostra vita e di questo lungo viaggio!
…E da autoferrotranviere mi sia consentito “salutare” le dimissioni di Adriana con un “paraustiello” imperniato sul mio mondo lavorativo: dunque, carissima Adriana, la vita è come un viaggio in treno con le sue stazioni, i suoi binari, le sue fermate. Nel nascere saliamo in treno e ci troviamo con i nostri fratelli, amici, figli e, finanche, l’amore della nostra vita. Molti scenderanno e lasceranno un vuoto permanente, altri passeranno inosservati… Questo viaggio sarà ricco di gioie o dispiaceri, fantasie e tristi realtà, attese e saluti. La riuscita di questo viaggio consiste nell’avere una buona relazione con tutti i passeggeri, nel dare il meglio di noi stessi. Così quando arriverà il momento di scendere lasceremo dei bei ricordi agli altri passeggeri… Buon viaggio, Adriana, nel tuo nuovo treno, con altre stazioni, altri binari, altre fermate!
Emilio Vittozzi