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Caro direttore,
questa, a mio modesto parere, è la foto che più caratterizza la differenza fra Sandro Mazzola e Gianni Rivera di cui si è parlato nel numero 24 di “Oggi”: il primo, giocatore versatile, capace di ricoprire diverse posizioni sul terreno di gioco con risultati eccellenti, campione di caratura internazionale, collezionò 70 presenze in Nazionale con ben 22 reti; il secondo, giocatore di fantasia che stava dietro agli attaccanti, giocò 60 volte con la maglia azzurra totalizzando 14 gol.
Nell’Italia dei Coppi contro Bartali, dei Guelfi contro i Ghibellini, del Nord contro Sud, non poteva mancare il dualismo Mazzola contro Rivera, anche perché simboli di due squadre, l’Inter e il Milan.
La staffetta fra i due si identifica con la velocità, il pressing, le “serpentine” del nerazzurro e i lanci millimetrici del rossonero: entrambi, in fin dei conti, artefici di aver fatto scendere in piazza il popolo italiano per festeggiare una vittoria della Nazionale!
Se del primo colpisce il suo “vissuto”, del secondo la voglia di contestare tutto e tutti.
Ad avercene ancora ora di Sandro Mazzola e Gianni Rivera…
Però, e non l’ho mai nascosto, io sono stato, sono e sarò sempre “Mazzoliano”!
Emilio Vittozzi
Inter Club Portici “22 Maggio”