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Poi mi invento un modo per capire,
forse, come ascoltare quell’anima
ribelle.
Potenza di una coscienza,
o conoscenza di un mistero danzante
per quei desideri…..lasciati
scappare al vento.
Il sasso e quella foglia…….
e qualcosa di me che se ne va,
per sempre.
Lei e un sussurro di piuma,
leggera all’entusiasmo, tiepida
al sapore di quel tempo.
Ma quel sasso…….
penetra in indifferenze umane
e coglie quelle somiglianze che
mai nascono felici di esserlo.
Tu, forte, nascondi la tua ansieta,
non dirmelo, ma cosi sei e cambi
la tua vita, piangi alla tua arroganza
e distendi quella inquietudine che
mai tocchera un bacio donato,
come neve che abbraccia il candore
di una terra assetata.
Grovigli di fili ti imbrigliano,
non puoi piu arrivare li,
sono i tuoi stessi attimi crudeli
su quell’orlo a sgambettare gusci adiposi.
Sei ora una scheggia innocua,
non fai piu paura, ma come foglia che
volevi calpestare……ora e li, e lei
che ti sorregge e cautamente ti porta via.
Nidi di elemosine arrossiscono ad aiuti
palpitanti, strano mondo e il fascino
di un cuore di sasso.
Gianni Terminiello