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QUEL SENTIERO…………
Gradini scatenati e scavati
nel morbido calcare.
Secoli di giustizia incompiuta, ora,
vivono in asfodeli mediterranei
dispersi a custodia.
O verbaschi che, simili ad un
velluto pregiato, accarezzano
l’onesto viandante.
Ma quadri cambiati dal
tepore di luoghi incantati,
si riversano nell’anima
di una euforbia arborea,
colori unici……
Questo patrimonio dell’umanitа,
a metа tra cielo e mare,
и un ameno soffio di bontа,
tra grotte e profonde insenature,
che rilassano amanti distratti.
Ma il battito incustodito
del sognatore, si riversa in
quel cistus incanus,
dove i petali, al passaggio,
ringraziano, con cadute ai piedi,
omaggio della natura ignara.
Quella grotta, poi, nasconde
anime di esseri, trasferiti dal
desiderio del movimento.
Poi, orridi dirupi, distratti ora,
si concedono a nascosti passaggi
tra meleti e vigneti, abbandonati
dal tempo distante.
Sentiero… chi passa dentro di te,
и un’anima che, malata di
solitudine, in essa, trova il
rispetto della rinascita.
Gianni Terminiello