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Il vento scorre e trascina le anime,
sperdute e annoiate dal meccanismo.
Fuggitive sensazioni padroneggiano nei pensieri,
che svogliatamente li ammirano.
Che peccaminosi strati di insofferenza
primeggiano in questo non capire.
Quando e quando il tutto avrа sembianze
di leggiadra armonia, a cospetto del capire.
Ma le mie sensazioni sono degli altri,
che chiudono lo spazio al piacere.
Vorrei che l’equilibrio dei sensi
capisse l’importanza di suggerire l’anima.
Ma sono Caino o Abele,
forse tutti e due o forse nessuno.
Come saprei guidare quel vento a spazzare il tutto,
a riportarmi, fanciullo, al vivere dentro
Gianni Terminiello.