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DALLA PARTE DELLA “CARTA”, PER SEMPRE…
Un collega macchinista dell’ex Circumvesuviana mi fa vedere che nel suo borsello c’è una copia di “Quella sporca dozzina”, libro scritto da me e da Tonino Scala, che il Sindacato ORSA ha “donato” a tutti i suoi iscritti come strenna natalizia del 2016.
Contento ed orgoglioso, inizio una chiacchierata con il collega sul perché sono, da sempre, a favore della “carta”.
Tutto quello che scriviamo su sms, Facebook, Wathsupp, Messanger, email, per quanto importante sia, fra una decina d’anni non ci sarà più… traccia!
Qualsiasi cosa scritta, qualsiasi riflessione, qualsiasi espressione, qualsiasi foto, se non stampata su “carta”, con il tempo, sarà solo un ricordo per… l’interessato. Nonostante i “like” ricevuti…
Non nego l’utilità dei Social Network in questi periodi (si pensi alle varie “rivolte” in tutto il mondo scatenate proprio in tal modo…) ma vorrei anche sottolineare che tramite questi mezzi di comunicazione c’è più… incomunicazione: sembra strano ma è proprio così…
A parte gli orrori della lingua italiana, strafalcioni di ogni genere, notate come parlano gli Italiani di ogni età quando sono intervistati dalla radio o dalla televisione: poche idee, pure confuse, espresse malissimo…
Una volta, all’ombra di un grande albero, ci si sedeva e si leggeva un libro, di poesie o romanzo; ora, se si facesse, con che si leggerebbe, con un ipod, un ebook?
Ma il piacere di sfogliare pagina dopo pagina, di “sentire” l’odore della stampa, di leggere e rileggere quel rigo, come si fa? Portando l’ipod o l’ebook sotto il naso?
Le persone più romantiche, una volta, mettevano un fiorellino nella parte del libro che più aveva colpito loro… Ora?
Ho assistito a furiose discussioni fra amici perché all’appuntamento qualcuno non era stato in orario o non era stato avvertito, nonostante cellulari di altissima professionalità… Una volta ci si incontrava con un solo-
Ah, il rapporto personale, “de visu” di una volta… Ecco perché a Natale o a Pasqua io, a sms ed email, rispondo sempre con una telefonata. Io che odio i “messaggi augurali seriali”, molto spesso neanche firmati…
Vogliamo parlare delle cartoline inviate in estate, dai posti più disparati, per far sapere al destinatario che era stato pensato per tutto il periodo della scelta della cartolina, dell’acquisto, dell’affrancatura, della scrittura?
A Piazza Dante a Napoli, una grande libreria, vende cartoline “vintage” di tempi… andati, con i bambini in attesa di Babbo Natale o della Befana, di giovani in grigioverde lontani da casa e dall’amore, di ragazze contente di ricevere una cartolina da…
Ora che si aspetta? Un trillo di un anonimo sms?
Mah! Sarò vecchio ma sono dalla parta della “carta”, per sempre…
EMILIO VITTOZZI