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Sguardi rubati……..tutt’intorno,
alla musica frondosa di tenere
sere, sul viso di gialli sapori.
I sospirosi lamenti di meriggi
accrescono l’altalena di
innamoramenti di bianchi
fiori, che partoriscono controluce,
la gioia di un frutto.
Non muta l’indovino messaggio
del vento che lascia, salutando,
attimi di fitti richiami.
In fila o nello sventolìo di una
campagna in festa, riposano
quei cuori dalle acri carezze,
come sorrisi all’infinito sbadiglio
del tempo.
Laggiù, sento perpetui palpiti
di polpe mature che rispondono
così, al richiamo di un salmastro
mar.
La gente di qui assapora l’odore
di queste passioni, come figli
nella dolcezza di un segreto.
Gianni Terminiello