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                          Champions League 2010/11

               Girone A

                              Martedì 7 dicembre: Werder Brema 3  F.C. Internazionale  0

   ENNESIMA FIGURACCIA DI CACCA !!

 L'Inter perde nettamente sul campo del Werder Brema 3-0 e chiude al secondo posto il girone A di Champions League, alle spalle del Tottenham (3-3 col Twente). Squadra nerazzura rimaneggiata viste le defezioni di Castellazzi e Materazzi. I tedeschi dominano per 45 minuti e trovano il vantaggio al 38' con Prodl. Nel secondo tempo la musica non cambia e al 49' l'ex Arnautovic firma il 2-0. Nel finale 3-0 di Pizarro e secondo palo di Pandev.

LA PARTITA

Formazione rimaneggiata per l'Inter e assemblata alla meglio da Benitez. Nel tardo pomeriggio è Castellazzi ad arrendersi per problemi alla schiena che viene sostituito dal 38enne Orlandoni alla sua prima apparizione in Champions League, commosso alla notizia. Nel riscaldamento alza precauzionalmente bandiera bianca anche Materazzi per una pesantezza al muscolo e ad affiancare Cordoba al centro della difesa c'è Cambiasso. Sulle fasce Zanetti e il primavera Biraghi. In attacco c'è Eto'o affiancato da Pandev.

Inter che si presenta in campo con un atteggiamento rinunciatario, sarà per la temperatura sotto zero di Brema, sarà per il pensiero del Mondiale per club, ma sta di fatto che neanche l'obiettivo del primo posto nel girone smuove i nerazzurri. Primi quindici minuti al piccolo trotto per le due squadre dove da segnalare c'è solo lo spirito dei tifosi del Werder che cantano a più non posso anche con la squadra fuori dall'Europa e in crisi nera in campionato. Il primo e unico tiro nerazzurro dei primi 45 minuti viene scoccato al 19' da Thiago Motta dai venti metri, ma la palla finisce alta, non di poco, sopra la traversa. La squadra di Schaaf visto l'atteggiamento rinunciatario dell'Inter inizia a crederci, prende per mano il pallino del gioco e inizia a spingere con più convinzione. Al 31' la verticalizzazione di Hunt trova il petto di Almeida che dopo aver addomesticato la sfera va al tiro al volo, ma c'è la grande risposta di Orlandoni in angolo. Werder che colleziona calci d'angolo e punisce al settimo tentativo. Almeida al 38' mette dentro una palla tagliata dove svetta su tutti Prodl, la palla destinata sul fondo viene deviata, però, dalla testa di Cordoba. E' un Inter gelata che merita lo svantaggio.

Il secondo tempo si apre senza cambi per l'Inter e la musica non cambia. A mandare al tappeto i nerazzurri è l'ex Arnautovic. Al 49' l'austriaco anticipa Cambiasso e gira al volo il cross di Almeida. Tutto troppo facile per i tedeschi. Benitez cambia Santon con Biabiany e quattro minuti più tardi è costretto a togliere Zanetti alle prese con una botta con il primavera Natalino. L'impressione è quella di un cambio precauzionale in vista della trasferta di Abu Dhabi. Cambi e svantaggio che non svegliano i nerazzurri e il Werder non molla la presa. Almeno fino al 67' quando l'Inter crea il primo pericolo alla porta di Wiese. Pandev cerca, dal vertice dell'area destro, la testa di Cambiasso, ma trova il palo. Sulla respinta del legno l'argentino in posizione regolare non riesce a riaprire il match. Al 72' è Orlandoni a evitare un passivo ancora più pesante per la squadra di Moratti. Hunt a tu per tu con il 38enne cerca il secondo palo, ma trova il piedone del portiere nerazzurro. La risposta è di Pandev che potrebbe fotocopiare la gara con la Lazio, ma la girata del macedone, trova la manona di Wiese alla sua prima vera parata. La gara si fa divertente e il Brema va vicino al 3-0 con Mertesacker e Hunt che trovano palo e traversa in due minuti. Il 3-0 è nell'aria gelida di Brema e arriva puntuale con Pizarro, castigatore delle italiane con dieci gol e subentrato da un quarto d'ora. All'88' il suo destro a incrociare dal limite dell'area dopo aver mandato a vuoto Cambiasso non dà scampo a Orlandoni. Al 90' e pochi spiccioli c'è ancora il palo a dir di no a Pandev per il gol della bandiera. Moratti aveva ordinato niente figuracce ma...

Ci sarebbero molte cose da dire, ma preferiamo chiudere dicendo che questa è la settima sconfitta stagionale e dopo appena tre mesi è già stato eguagliato il numero di sconfitte dello scorso anno: la stagione del triplete di Mourinho.

                                                                                                                                    IL  GRINGOS

 

 

                

 
                                                                                                                                                                                                                          
 
 
                                  
 
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