AJAX -0 INTER -1
Adesso gli indizi cominciano ad essere molteplici, la nuova Inter di Mourinho ha una fisionomia già abbastanza precisa, quella di una squadra che magari non incanta, ma subisce davvero lo stretto indispensabile,
270' con rivali di livello come Bayern, Siviglia e Ajax, tra l'altro sulla carta ben più avanti nella preparazione, nessun gol al passivo, due segnati, uno ai bavaresi e uno ai Lancieri, e, cosa non da poco, grazie ai nuovi innesti, uno "doc"
come Mancini, a Monaco, uno… non originale ma altrettanto atteso al varco come Adriano.
E' il redivivo Imperatore infatti a regalare ai nerazzurri il successo sabato sera nella seconda e ultima sfida dell'LG Tournament, il brasiliano, tornato alla corte di Moratti, parte titolare, in una linea
d'attacco con Ibrahimovic e Figo, come nel finale del test di 24 ore prima, e va a bersaglio dopo soli 5'. "The Special One" cambia portiere (Toldo al posto di Julio Cesar), un solo difensore e due terzi di centrocampo, dando nuovamente
fiducia a Stankovic, ma con Muntari e Jimenez, e la risposta del campo è di quelle che strappano sorrisi. Poco conta se il trofeo, alla fine, va all'Arsenal (1-1 col Siviglia dopo il 3-2 di venerdì sui padroni di casa) per maggior numero di reti
realizzate.
L'avvio strappa a dire il vero anche applausi oltre che smorfie compiaciute sul mister della Beneamata, vicina al gol con Figo già al primo minuto (diagonale sull'esterno della rete), ma il vantaggio è solo
rimandato: Muntari lancia in profondità Adriano che scatta sul filo del fuorigioco e conclude con un sinistro "vecchia maniera", che piega le mani a Stekelenburg e termina nel sette.
Una sola squadra in campo, violenta punizione di Ibrahimovic, stavolta l'estremo difensore olandese devia sul palo. L'Ajax si sveglia al 25', Leonardo per Cvitanich che batte al volo a botta sicura, Burdisso si
lancia sulla traiettoria della sfera e ribatte la conclusione. Al 30' ancora Inter vicina al raddoppio: Figo lancia Zanetti che dalla sinistra entra in area e conclude a rete. La palla sbatte sulla base del palo e termina a lato.
Ripresa con Maxwell e Cambiasso al posto di Zanetti e Stankovic, non cambia il clichet del match, su azione d’angolo al 54' Ibrahimovic stacca più alto di tutti incornando appena sopra la traversa, altri due
minuti e Maicon libera lo svedese al tiro, gran botta di destro e terzo legno di serata. Al 67' Mourihno inserisce Suazo al posto di Ibra, concedendogli la standing ovation del suo ex pubblico.
Non è finita, perché a rendersi pericoloso è anche l'honduregno, la punta coi bagagli più pronti in rosa, poi, come col Siviglia, si nota anche che l'Inter ha un portiere, spesso decisivo, al forcing finale
degli uomini di Van Basten Toldo replica alla grande, era già successo, del resto, nel Trofeo Pirelli, triplice fischio e 1-0, tutti a casa contenti, soprattutto Mourinho.
Mario Esposito
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