SUPERCOPPA
MILANO - La Roma ha vinto meritatamente la sua seconda Supercoppa su un'Inter ancora molto lenta e prevedibile. I giallorossi hanno sfiorato il gol tante volte e hanno fatto breccia
nella ripresa con un rigore (indiscutibile) realizzato da De Rossi, ma propiziato da un Totti già su buoni livelli. L'Inter (preoccupante in certi momenti) ha giocato poco e male e il risultato ci ha fatto capire che quest'anno la squadra di Mancini
non avrà vita facile. A centrocampo i giallorossi sono apparsi migliori dei nerazzurri che hanno fatto poco davanti (che errori, Suazo!) e, nonostante la prestazione di Materazzi, hanno lasciato a desiderare in difesa. J.Cesar ha dovuto fare
miracoli. Partita vibrante, combattuta, con molti ammoniti e un espulso (Perrotta) prima di entrare in campo per una sostituzione.
La partenza della Roma è stata imperiosa: Vucinic e Giuly hanno preso d'infilata la bolsa difesa nerazzurra e i giallorossi sono andati molto vicini al gol nei primi dieci minuti, mentre l'Inter ha subito senza creare nulla per una ventina di
minuti. La squadra di Mancini è apparsa ben diversa da quella della passata stagione.
Gli uomini di Spalletti a San Siro si sono dimostrati più in palla dei nerazzurri: è sembrato come se l'Inter avesse disimparato tutto. Di conseguenza, subendo l'avversario, ha regalato spazi all'avversario che al 7' ha avuto con Giuly (già in
forma) l'occasione di segnare dopo un salvataggio di Materazzi: il francese ha messo alto a porta spalancata. Due minuti dopo è stato Vucinic a non inquadrare la porta da destra. Poi ci hanno tentato anche Totti e Aquilani, mentre l'Inter, lenta e
greve, ha preoccupato Mancini sulla destra, dove Vucinic ha preso sempre d'infilata Burdisso e al 28' ha costretto J.Cesar a un salvataggio di piede.
L'Inter ha sofferto a centrocampo sollevando la testa solo nel finale di primo tempo, quando Suazo e Ibrahimovic sono stati meglio serviti e hanno creato due occasioni al 38' al 45': lo svedese ha tirato fuori su passaggio dell'honduregno e poi ha
sfiorato il bersaglio di poco.
Dopo il primo tempo la sensazione è stata quella di una Roma meglio in arnese: avesse messo a segno una delle occasioni avute, la squadra di Spalletti avrebbe dato corpo alla sua superiorità, anche perché forse c'è stato anche un intervento
dubbio in area di Materazzi (impeccabile sul bravo Totti) su Giuly al 27'.
L'Inter ha fatto vedere molto poco facendo arrabbiare Mancini e i tifosi. Chivu ha mostrato qualcosa, ma poco. Vieira è apparso indietro nella preparazione, Stankovic è andato a corrente alternata. La partita col passar dei minuti è diventata dura
e Rosetti ha usato molto i cartellini gialli.
Nella ripresa Suazo ha avuto due occasioni (nella prima ha ciabattato su Doni, poi ha messo fuori in rovesciata). Poi Giuly al 4' (su grande invito di Totti) ha messo alto di sinistro da ottima posizione. A questo punto Mancini si è deciso a far
qualcosa: Figo ha preso il posto di Dacourt che prima d'andarsene ha legnato Totti. Con il portoghese in campo l'Inter è cambiata: Figo è andato a destra e Stankovic è arretrato.
La Roma ha subito un pò i nerazzurri ma poi ha ripreso in mano la partita: c'è stato un intervento disarticolato di Cordoba su De Rossi in area al 16'. Suazo (solo) si è mangiato clamorosamente di testa un gol al 20' su traversone da destra di
Burdisso. Mancini ha tentato di dare maggior forza all'azione dell'Inter inserendo Cambiasso al posto dello stanco Vieira al 22'. Figo ha avuto una grande occasione al 25': Doni è uscito anticipandolo.
Poi un episodio molto discusso: Perrotta al 26' stava per entrare in campo ed è stato espulso per proteste precedenti (mani di area nerazzurra non visto), su segnalazione del quarto uomo Banti. La Roma ha tuttavia continuato a tenere la scena e al
33' su un'incursione di Totti sulla sinistra Burdisso (brutta serata) ha fatto fallo. Il capitano (acciaccato) ha lasciato il tiro a De Rossi che ha insaccato a fil di palo alla destra di Julio Cesar.
Vantaggio meritato anche perché subito dopo J.Cesar ha salvato su tiro di Vucinic. Mancini ha giocato la carta Cruz, ma troppo tardi. Così a sollevare la Supercoppa a San Siro è stata ancora la Roma che l'anno scorso vi aveva conquistato la Coppa
Italia. Uno scoppiettante inizio di stagione
Mario Esposito
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