NO ALLA VIOLENZA NEGLI STADI!
Di Piero Esposito
La guerriglia scatenatasi venerdì scorso, in occasione del derby Catania Palermo presso lo stadio "Angelo Massimino", impone un'attenta ed accurata
riflessione alle autorità competenti e a tutto l'ambiente del tifo organizzato, perché il calcio agli inizi del terzo millennio non può e non deve essere un palcoscenico di assurda e di inaudita violenza.
Vedere gruppi di giovani scagliarsi inferociti contro le forze dell’ordine, è stato uno spettacolo veramente deprimente,
che testimonia in maniera chiara ed inequivocabile la “povertà” civile e culturale in cui vagano le giovani generazioni.
Assalire un poliziotto, fino al punto di ucciderlo, perché reo di compiere solamente il proprio dovere è un atto che non ammette alcuna giustificazione e da punire con estremo rigore.
Fermare il calcio per una domenica, è stato un gesto doveroso e dal forte valore simbolico, al quale però devono necessariamente seguire provvedimenti seri ed efficaci,
atti a tutelare l’incolumità di chi come noi dell’Inter Club Penisola Sorrentina ama il calcio e vede in questo sport un momento di sana e proficua socializzazione.
L’ipotesi di disputare gli incontri a porte chiuse, perché gli stadi non sono a norma, crediamo sia un provvedimento dal forte sapore repressivo, che sicuramente non
rappresenta una soluzione, ma probabilmente finirà con l’inasprire un po’ gli animi di tutti noi tifosi in quanto ci vediamo costretti a pagare in prima persona per la negligenza e la superficialità di altri che non hanno svolto con coscienza e senso di responsabilità il proprio dovere.
Noi dell’Inter Club Penisola Sorrentina riteniamo che per risolvere il problema della violenza negli stadi, sia opportuno
adottare lo stesso sistema del calcio inglese, affidando la gestione della sicurezza a delle società di vigilanza private, rafforzando i controlli e vietando la vendita di alcoli ai locali antistanti lo stadio.
L'inter club Penisola Sorrentina, nell'esprimere profonda e sentita commozione alla vedova Raciti per la scomparsa del giovane ispettore, auspica che il calcio con la
collaborazione di tutti nessuno escluso possa liberarsi una volta per tutte dalla spirale della violenza, per tornare ad essere una semplice e gioiosa manifestazione sportiva, lontana da simili barbarie.
Piero Esposito
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