Grazie ad un autorete di Materazzi nei minuti di recupero l'Empoli vince per 1 a 0 contro l'Inter e conquista la salvezza. L'incontro si apre con Inter subito all'attacco. L'angolo battuto da
Figo, viene bloccato da Balli. Al 4° minuto vi è una buona verticalizzazione di Vannucchi per Tavano, ma Julio Cesar esce al limite dell'area e blocca. Successivamente assistiamo ad un buon momento dei padroni di casa, il piu' attivo tra
loro e' Almiron. Al 20' Cagni e' costretto a sostituire Lucchini, per un problema muscolare, al suo posto entra in campo Vanigli. La partita però non decolla ed i ritmi sono molto bassi. Al 38° un bel cross di Solari dalla sinistra, ma il
colpo di testa di Figo a centro area viene rimpallato. Al 40° Tavano deve uscire dal campo per un problemi al ginocchio sinistro, così entra in campo Lodi. Al 44° Figo effettua un bel cross dopo una percussione di Solari, ma Coda di testa
anticipa Martins. Al 45° una grande conclusione di Javier Zanetti da fuori area, viene respinta da Balli che mette in angolo. Nei minuti di recupero si segnala un colpo di testa di Martins da due passi, ma finisce alto. Nella ripresa in
campo gli stessi uomini, al 47° un occasione per Lodi, ma la palla termina di poco a lato. Al 51° risponde l'Inter con Cruz, il cui tiro termina anch'esso fuori. Al 63° un contropiede dell'Empoli con Moro, palla a Busce' che angola troppo
il tiro. Al 72° Vannucchi viene anticipato da Julio Cesar in uscita. Gli errori sono tanti soprattutto da parte dei nerazzurro: all'83° Adriano, che era entrato al 53' al posto di Cordoba, tenta il tiro da 30 metri, ma come al solito non
inquadra la porta e la palla finisce in curva. Adesso arriva il bello, quando ormai la partita sembrava destinata sullo 0-0, assistiamo all'ennesima beffa, l'autorete di Materazzi, che sorprende Julio Cesar con un appoggio all'indietro
troppo forte, quest'ultimo ha giocato spesso molto fuori dei pali. Questa è la cronaca della partita, non aggiungo altro, mi limito solo a questo, non voglio esternare più disappunti contro questa squadra ed il suo tecnico, ormai il
campionato è quasi finito. Spero che passi subito il tempo, con questi due incontri che restano, lo scempio si conclude.
Giovanni Gargiulo

LETTERA APERTA A MASSIMO MORATTI
Dopo l'ennesima prova incolore della nostra Inter, mi sento in dovere di scriverLe poche righe, al fine di esortarLa a prendere i dovuti provvedimenti nel bene e nell'interesse dell'inter, che grazie ai
continui insucessi è diventata la "barzelletta" di tutta l'Italia sportiva e non.
In un clima di continua sfiducia, per noi dirigenti di clubs, è diventato sempre più difficile reclutare nuovi soci ed amici vogliosi di inneggiare e di sostenere la causa nerazzurra.
Mi creda, ciò che mi ha lasciato piuttosto perplesso è che Lei si è circondato e continua a circondarsi di luridi mercenari (calciatori compresi) che non mostrano un minimo attaccamento alla maglia
nerazzurra, facendo scattare un irrefrenabile rabbia in tutti noi tifosi, che proprio non riusciuamo ancora ad accettare e a mandar giù la sconfitta con il Villarreal.
Noi non pretendiamo di vincere tutte le partite, ma vogliamo semplicemente veder lottare chi indossa la prestigiosa maglia nerazzurra, perchè il tifoso come Lei ben sa è disposto a tutto per sostenere
la propria squadra, e quindi non merita assolutamente di assistere ad uno spettacolo come quello andato in scena in terra spagnola.
Tuttavia, non voglio discutere di moduli e di atteggiamenti tattici, ma alla luce dell'ennessima annata fallimentare, che nemmeno un eventuale conquista della Coppa Italia può mitigare, mi chiedo
che cosa aspetta a cacciar via Roberto Mancini, che si è mostrato incapace di gestire lo spogliatoio, facendo scaturire continui litigi e diverbi tra i calciatori, che hanno danneggiato l'immagine il prestigio di tutta la sociètà,
pregiudicando non poco anche il risultato di alcune partite?
Infine mi permetta di rivolgerLe un'altro piccolo appunto, i calciatori, invece di coccolarli, cerchi di responsabilizzarli, poichè prima che calciatori, sono degli uomini capaci, di assumersi le proprie
responsabilità, senza confidare nel suo buon cuore.
Confidando, che faccia tesoro di questi miei consigli, La saluto cordialmente.
Il
Presidente
Mario
Esposito
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