SANTA MESSA IN RICORDO DI GIACINTO FACCHETTI
Come annunciato dai tanti
manifesti affissi in tutta la città e riportato dai vari siti Internet “di
ispirazione nerazzurra”, Domenica 8 Ottobre
è stata celebrata una Messa in ricordo di Giacinto Facchetti su
iniziativa dell’ Inter Club Salerno “Marcello Parisi”, da Don Luigi Zottola,
Parroco della Chiesa di San Felice.
All’ingresso
dell’accogliente luogo di preghiera erano stati esposti gagets e maglie
dell’Inter, del Milan, Della Juve, della Salernitana, della D. Z. Picena,
dell’Italia, su decisione del “dinamico” Parroco, tifoso Milanista, zio dello
scomparso Andrea Fortunato (terzino della Juve).
A lato dell’infiorato
altare avevano preso posto le componenti del Gruppo “Fractio Panis”, che hanno
musicalmente animato la Celebrazione Eucaristica con adeguati canti per la
circostanza: una voce femminile, una tastiera e due violini per
“accompagnare”le preghiere dei tanti presenti in Chiesa.
In fondo all’uscita era
stato posto un tavolino su cui era poggiato il registro delle firme da inviare
alla Famiglia Facchetti e l’opuscolo delle preghiere stampato a cura del
diciannovenne Inter Club Salerno
“Marcello Parisi”.La Celebrazione Eucaristica è “scivolata via” fra lettura,
canti e preghiere in ricordo di Giacinto Facchetti in particolare e di tutti
gli Sportivi scomparsi in generale: Don Luigi ha chiamato all’altare Emilio
Vittozzi, Portavoce del sodalizio organizzatore, che, da par suo, ha spiegato
il significato dell’iniziativa, sotto tutti i punti di vista (spirituale,
sportivo, sociale e culturale).
Infine, lInter Club Salerno
“Marcello Parisi” ha voluto pubblicamente ringraziare il Parroco per la sua
nota, totale e disinteressata disponibilità, “omaggiandolo” di una
rappresentazione in gesso de “L’ultima Cena” di Leonardo Da Vinci,
magistralmente decorata dal Maestro Alfredo Franciosa.
All’uscita dalla Chiesa un
componente della Comunità Parrocchiale di San Felice distribuiva, per la gioia
di grandi e piccini, ovetti di cioccolata, a conclusione di una riuscitissima
iniziativa. Le foto di Luigi D’Ambrosio lo testimoniano senza alcun dubbio.
Emilio Vittozzi