Sito ufficiale Inter.it                               Logo ufficiale Club                       

                                           Sponsor ufficiale 2007/08
                                                                       Sponsor ufficiale 2007/2008
La nostra storia
I Siti collegati con noi
Il I° Inter Club in Europa
Contatti con il Club
 
 
Coppa Italia 2007/08
                                    Finale

Sabato 24  Maggio 2008 - 21,00  Roma  2  Inter  1   

“Diciamo”, che la Roma sia riuscita a prendersi la rivincita sui nerazzurri, avendo voluto dimostrare di non essere inferiore alla squadra di Mancini che, ancora una volta, ha perso il confronto tattico con il suo rivale Spalletti: la sensazione è che a panchine invertite l’Inter non sarebbe nemmeno affrontabile.

I gol sono stati realizzati da Mexes, nel primo tempo, e da Perrotta, ad inizio ripresa, e Pelè, subentrato a Stankovic ad inizio secondo tempo e risultato, insieme ad Jimenez, tra i migliori nerazzurri.

Prima di parlare della partita ci sono alcune cose da dire.

Apprezzamenti vanno a capitan Zanetti, che si è presentato, “nonostante la sconfitta e silenzio stampa” ai microfoni di Variale o di Failla.

La seconda cosa  riguarda Totti.

La sua presenza prima a bordo campo e poi in campo ad alzare la Coppa, in tenuta da gioco non ci è apparsa lecita. Il Regolamento prevede che non possano essere presenti persone non autorizzate a bordo campo durante la partita: il capitano giallorosso non solo si è presentato a bordo campo, ma lo ha fatto anche in tenuta da gioco. Visto che la legge è uguale per tutti, ci aspettiamo una multa, anche per la società giallorossa.

Tra l’altro, a dirla tutta, Totti si è presentato anche a bordo campo quando è iniziato il recupero: questo, onestamente, non è gesto e non ci è piaciuto. Totti sarebbe arrivato a rendere omaggio all’Inter, nel caso in cui il risultato fosse stato a favore dei nerazzurri? Non si capisce perché Totti non sia stato inserito nella lista dello staff tecnico autorizzato a sedersi in panchina dall’inizio della partita.

Adesso, lasciamo queste riflessioni e parliamo della partita.

L’atmosfera allo Stadio Olimpico è incandescente e non vi è stato quello spirito di fair-play tanto richiesto prima dell’incontro e altrettanto sbandierato da Matarrese alla fine della partita. Possibile che il Presidente della Lega abbia una memoria tanto corta da non ricordare, poco dopo l’incontro, i fischi rivolti dai tifosi nerazzurri durante l’inno di Mameli e quelli rivolti ai giocatori nelle azioni più pericolose durante la partita?

Le squadre, scendono in campo con il modulo classico: Spalletti schiera la sua Roma con il 4-2-3-1 con Doni (in dubbio) e Vucinic supportato dal trio Perrotta-Aquilani-Giuly.

Roberto Mancini schiera i nerazzurri con un modulo che in teoria dovrebbe essere un 4-3-1-2, con Stankovic leggermente più avanti al trio Vieira-Zanetti-Cesar, ma che è molto più simile ad un 4-4-2 con Cesar e Zanetti esterni di centrocampo e Balotelli e Suazo molto larghi.

Il fatto è che la Roma ha tenuto in mano il pallino del gioco per quasi tutti i primi 45 minuti, senza che l’Inter riuscisse a trovare le giuste contromisure: il gol di Mexes è avvenuto al 36° ed è stata la conseguenza di una superiorità dei giallorossi. Ma l’Inter è sempre una squadra con delle ottime individualità: prima del gol del francese era stato Maxwell, dopo una lunga azione manovrata, ad andare al tiro con un sinistro che ha messo paura a Doni,  purtroppo, è riuscito a deviare in calcio d’angolo.

Nella ripresa Mancini corre ai ripari: dentro Pelè per uno “stanco” Stankovic, il centrocampista si dimostrerà tra i migliori in campo (suo il gol del definitivo 2 a 1) e la cosa ci fa pensare al fatto che non è la prima volta che Mancini riesce a “correggere” una formazione sbagliata, ma la necessità di dover ricorrere a correttivi sta a significare che non riesce a schierarla “giusta” dal primo minuto. Regalare 45 minuti ad un’avversaria come la Roma, vuol dire rischiare seriamente di perdere l’incontro…e così è stato.

Ma nonostante il buon avvio dei nerazzurri nel secondo tempo, è sempre meglio la Roma che, infatti, al 55° raddoppia con Perrotta.

I nerazzurri sembrano completamente alla mercé dei giallorossi ma al 60° ci pensa Pelè a togliere le castagne dal fuoco ai campioni d’Italia, con una conclusione all’incrocio dei pali dai 35 metri. A questo punto i giallorossi perdono concentrazione e vedono crescere la paura: Burdisso dopo dieci minuti dal gol di Pelè colpisce il palo con Doni battuto. E’ l’ultimo acuto, però, di una gara che a questo punto non regala più emozioni.

Così la Roma decide di non attaccare più e controllare gli avversari: la partita si fa nervosa e cominciano a fioccare i cartellini gialli (ammoniti Vieira, Burdisso, Vucinic e Pelè in pochi minuti). Dopo sei minuti di recupero Moranti fischia la fine e Totti può alzare la Coppa.

L’Inter è uscita sconfitta anche contro la Roma (è la seconda volta quest’anno, dopo la Supercoppa Italiana): la sensazione è che ai nerazzurri, tra tanti campioni, ne manchi uno in panchina.

                                                                          Nello Russo

 

 

 
 
 
 
 

  © Copyright 2005- 2008  Inter Club Penisola Sorrentina  C. F.  90061340635