Champions League 2009/2010
Ottavi di Finale
Mercoledì
24 Febbraio 2010 20,45 Inter 2 Chelsea 1
E adesso, tre settimane di passione. Tre settimane prima di capire se
davvero qualcosa è cambiato. Se la testa e la mentalità convergeranno
davvero una volta per tutte con gambe e muscoli, l'unico segreto per
volare alti in Europa. Il 2 a 1 di San Siro con il Chelsea resta un
risultato incerto, aperto a qualsiasi epilogo ma questi sono segnali
forti e incontrovertibili. Caricato a molla dall'ormai proverbiale
rumore dei nemici, e dal rumore del suo stesso silenzio dopo il pareggio
tormentato con la Samp, Mourinho ha visto l'Inter che voleva. Capace di
prendere in mano subito la partita con un vantaggio dopo il 3° reattiva
nel rispondere con forza e carattere al momentaneo pareggio inglese,
capace di difendere strenuamente il risultato acquisito, impedendo alla
squadra di Ancelotti di concretizzare la mole di gioco prodotta.
A fare la differenza, i due reparti arretrati. Mou chiede a Zanetti di
sacrificarsi a sinistra e il capitano risponde con la solita rocciosa
affidabilità. Lucio una garanzia e Julio Cesar, superato brillantemente
lo choc dell'incidente, il solito investimento sicuro: imperfetto sul
gol ma sempre pronto al riscatto immediato con gli interessi. Anche
Carletto lavora di fantasia e rischia Malouda al posto di Belletti. La
sua difesa però si fa sorprendere a freddo, o quasi. Terry casca nel
trappolone di Milito che lo spiazza con una finta e Cech impreparato sul
suo palo. Partenza sprint da sfruttare al meglio sul piano psicologico e
sul piano del gioco con i blues costretti a sbilanciarsi aprendo qualche
spazio di troppo. L'Inter prova subito a cercare con continuità i suoi
attaccanti ma Eto'o in uno stato di forma precario e solo a tratti,
pochi, riconoscibile per i suoi spunti. Il Chelsea recupera una gran
quantità di palloni che una volta giunti tra i piedi di Drogba si
infrangono sulla diga di Samuel e Lucio e dove non arrivano loro arriva
la traversa che livoriano colpisce su punizione al quarto dora. L'Inter
squadra che mai e nessuno si risparmia nulla neppure in fase di
ripiegamento, persino Sneijder ed Eto'o. Forse per questa ragione il
camerunense mostra scarsa lucidità quando, al '33° mette il cuore pace a
Terry che se lo lascia sfuggire graziando Cech da due metri. L'Inter
rischia davvero grosso sul finale di tempo con Samuel che atterra Kalou
, lanciato a rete, ma il direttore di gara, Mejuto Gonzalez, respinge al
mittente le proteste inglesi. Il pari solo rimandato. Al rientro
dall'intervallo il Chelsea a passare proprio con Kalou, ben servito al
limite dell'area da Ivanovic. L'Inter raccoglie forze e pensieri e
riparte allarrembaggio. Cambiasso più tardi, con un gol straordinario in
due tempi, riporta i suoi in vantaggio. Gran sinistro dalla distanza che
viene ribattuto e successiva botta che finisce in rete. Non sufficiente
per sentirsi sicuri in vista del ritorno a Stamford Bridge. E allora
dentro Balotelli e fuori Thiago Motta e Pandev per uno spento Eto'o. Il
Chelsea invece perde Cech per infortunio. Ma la porta nerazzurra che ha
più necessità di essere presidiata. Il possibile jolly sui piedi di
Lampard ma sulla sua strada trova una prodezza di Julio Cesar, che con i
segni ancora evidenti della sofferenza, diventa a tutti gli effetti
leroe di serata.