Champions League 2009/10
Fase a Gironi
Martedì
20 ottobre: FC Internazionale 2 Dinamo Kiev 2
E con questa fanno otto. Otto partite consecutive in Champions
League senza vittoria, in pratica un girone eliminatorio intero, che
darebbe sicuramente l'eliminazione dalla competizione. Ma la fortuna
dell'Inter è che con tre pareggi i nerazzurri sono ancora pienamente in
corsa per la qualificazione, addirittura ci si può giocare benissimo il
primo posto nel girone: basterebbe infatti non perdere a Barcellona e
vincere finalmente a Kiev e in casa contro il Rubin Kazan, ultima
partita che con tutta probabilità decreterà la qualificazione alla
squadra nerazzurra.
Il pareggio con la Dinamo Kiev di Shevchenko, che ha meritato
ampiamente il punticino guadagnato e che a dirla tutta poteva anche
portare a casa l'intero bottino, ha sottolineato ancora una volta i
problemi che l'Inter ha in Champions League, probabilmente di natura
mentale visto che il tecnico Mourinho
ha
messo in campo la stessa formazione (con Eto'o al posto dello
squalificato Balotelli) in grado di macellare il Genoa sabato sera in
campionato.
Ma questa non è stata davvero un'Inter capace di poter vincere
la partita, se non il primo quarto d'ora della ripresa quando, con
Samuel su calcio d'angolo, ha trovato il pareggio che sembrava poter
dare la svolta decisiva al match, fin lì dominato dalla Dinamo Kiev che
ha avuto più volte l'opportunità (tre palle gol colossali nel primo
quarto d'ora, una trasformata in gol) di fare male a Julio Cesar.
Centrali in non grandissima forma (l'assist di Lucio per
Stankovic per l'1-1 è stato notevolmente sovrastato dall'autogol
dell'1-2 e successivamente da un liscio da ultimo uomo che per fortuna
Shevchenko non ha sfruttato) e terzini bloccati dai centrocampisti
ucraini (Maicon poco reattivo, Chivu inguardabile quando supera la metà
campo e tal volta anche in difesa): questi i limiti dei nerazzurri in
questa partita, apparsi appannati anche a causa di uno spaesato Eto'o
che a fare la punta dell'albero di Natale proprio non è abituato.
Adesso si vola a Kiev, e l'imperativo è vincere. Una sconfitta
decreterebbe al 99% l'eliminazione dell'Inter, visto che poi sarebbe
costretta a vincere a Barcellona, mentre una vittoria porterebbe i
nerazzurri a scavalcare almeno due squadre in classifica (se non tre,
nel caso Rubin-Barcellona finisse in parità), per poi giocarsi la
qualificazione proprio nell'ultimo match casalingo contro i russi.
Esatto, stiamo parlando di vittorie e sconfitte: pensate davvero che
l'Inter possa pareggiare di nuovo? Chissà.