Finisce clamorosamente 3 a 3 che senz'altro ha fatto felici i bookmaker la sfida del Gruppo B di Champions League tra i ciprioti dell'Anorthosis e l'Inter di Josè Mourinho. Due volte in vantaggio, con Mario
Balotelli prima e con Marco Materazzi dopo, i nerazzurri si complicano la vita facendosi recuperare due volte, grazie a delle sbandate difensive paurose e subiscono addirittura il 3 a 2 ad inizio ripresa.
Del solito Julio Cruz il pareggio che salva la faccia, ottenuto solo a dieci minuti dal novantesimo.
Mourinho, a suo pensare, aveva detto: "Vinciamo e siamo qualificati". Una verità, scontata, ma pur sempre una verità. Chissà cosa dirà ai suoi campioni al termine di una partita che ha rischiato di
diventare una clamorosa barzelletta per i tifosi della Beneamata. Non che con il pareggio in quel di Cipro ci sia da vantarsi, ma per lo meno, non si è perso.
Intendiamoci, per quanto riguarda la qualificazione non vi è assolutamente nulla da temere: l'Inter è sempre prima e non rischia niente, anche perchè lo spauracchio Werder Brema, teoricamente l'unico a poter
contendere ai nerazzurri, no la qualificazione, ma il primo posto nel girone, ha perso per 3 a 0 in casa contro il Panathinaikos, per una classifica che ora vede i ciprioti al secondo posto e i tedeschi all'ultimo.
Intanto diciamo che l'Anorthosis Famagosta è una squadra che sta dimostrando di saper giocare a pallone e di saper sfruttare le occasioni regalateci, quindi non sono dei pellegrini in gita, lo si era già capito
all'andata quando, a San Siro, Ibra & Compagni avevano dovuto sudare sette camicie prima di batterli di misura e per non rischiare il pareggio, ricordando che, già all'esordio gli isolani avevano pareggiato senza reti con il Werder a domicilio e 2 a 2 in casa. Per lo mezzo anche il netto successo con i greci.
Detto questo, non è giustificabile quanto accaduto, una difesa messa a ridicola quella dei Campioni d'Italia, e non solo per gli errori individuali dell'impresentabile Burdisso, "per mio conto", un
giocatore mediocre, ha regalato almeno due reti agli avversari, tutta la fase difensiva. Dopo tredici minuti di dominio, l'Inter passa in vantaggio con il primo eurogol di Super Mario che ribadisce in rete una sassata di Ibrahimovic su calcio di
punizione ribattuto dal portiere.
Sembra l'inizio di una probabile passerella per quella squadra che si candida come una delle favorite alla conquista della Coppa, e invece no, infatti succede di tutto. Quando tutti sono in attesa del raddoppio
che alberga nel gioco, ecco che Burdisso tocca di testa verso Júlio César in uscita, spiazzandolo e arriva Bardon che ringrazia per il pacco dono e insacca nella porta sguarnita.
Potrebbe essere solo un incidente di percorso e l'andamento dell'incontro sembra confermarlo: i nerazzurri riprendono a comandare il gioco alla ricerca del nuovo vantaggio che, arriva in chiusura del primo tempo
con un colpo di testa del rientrante Materazzi.
Gli uomini di Mourinho scendono con la mente già negli spogliatoi ma non i ciprioti che, in pieno recupero trovano il 2 a 2: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Cambiasso cerca di liberare di testa, ma il
pallone carambola sulla nuca di Panagi e si insacca alle spalle dell'incolpevole Júlio César.
Ma il peggio deve ancora arrivare, ad inizio ripresa è sempre l'inguardabile Burdisso, che colpisce di testa un pallone facendolo rimpallare su Frousos che, lesto, ne approfitta per infilare in diagonale Júlio César.
Clamoroso: Anorthosis 3, Inter 2. Mourinho toglie Burdisso, Stankovic e Mancini e al loro posto lancia nella mischia Maxwell, Vieira e Cruz, tutti nello stesso momento.
Non cambia nulla però ed è anzi l'Anorthosis a sfiorare per due volte il quarto goal, con Skopelitis e Constantinou, a cui si oppone un grande Julio Cesar quasi miracolosamente. All'80° però, uno dei
"nemici" di Mourinho toglie le castagne dal fuoco: Cruz devia di testa una punizione di Balotelli ed è 3 a 3 definitivo. Anzi, l'Inter avrebbe anche il pallone per vincere con Cambiasso che si vede respingere una conclusione da due
passi, forse al di là della linea di porta. Ma per questa sera, sarebbe davvero troppa grazia.
Nello Russo