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Domenica 28 Ottobre 2012 ore 15:00
Bologna 1 Inter 3
Solida, micidiale, contropiedista come ai tempi del grande
Helenio Herrera. Contro un'Inter cosi e difficile spuntarla e il Bologna
deve inchinarsi alla qualita e al cinismo di un'avversaria che veleggia
a 4 punti dalla Juve capoclassifica. Un po' di cifre aiutano a capire
meglio le qualita della banda Stramaccioni. Col successo di Bologna
sono 7 le vittorie consecutive dei nerazzurri fra campionato e Coppa.
Nelle trasferte italiane l'Inter ha vinto cinque 5 volte su 5 e ha
incassato un solo gol, proprio a Bologna.
Il merito e della zuccata di Cherubin, su azione di calcio
d'angolo, che fissa il momentaneo 2-1 per i nerazzurri, riaccendendo per
sei minuti le illusioni di recupero del Bologna. Fino all'ennesimo
graffio di quell'iradiddio di Cambiasso, bravissimo a scucchiaiare palla
sopra le braccia di Agliardi, trasformando in oro un invito verticale
del solito Palacio. E' un'Inter che impressiona per essenzialita, senso
tattico e strategia. Contro il Bologna Stramaccioni rinuncia in partenza
a Cassano per schierare Mudingayi quasi a a uomo su Diamanti, fonte del
gioco rossoblu. E chiede a Cambiasso di sdoppiarsi fra centrocampo e
attacco, con puntate in verticale che risulteranno fatali al Bologna.
La squadra di Pioli esprime il meglio del suo potenziale di gioco,
ma non basta per contrastare quest'Inter. Eppure il Bologna ha il merito
di lottare fino al 95', di non arrendersi mai, di cercare con
ostinazione un raddoppio che non arriva. Il modulo di gioco e il 4-3-1-2
annunciato col terzetto di centrocampo composto da Taider, Pazienza e
Guarente. Con palla il movimento l'Inter del primo tempo non e mai
pericolosa, mentre il pressing del Bologna frena ogni accenno di manovra
nerazzurra. Ma sui calci da fermo la squadra di Pioli soffre e Ranocchia
fa valere la sua statura, incornando in gol da posizione impossibile con
un' elevazione che lo porta mezzo metro sopra Antonsson. Il Bologna si
riaccende vivace nella ripresa con Gabbiadini esuberante a cercare
intese con Gilardino, Diamanti generossissimo su ogni palla, Morleo
pronto a spingere sulla fascia. Piu involuto del solito Taider, molto
attenti Pazienza e Guarente. Il gol subito in contropiede dopo 8 minuti
della ripresa evidenzia qualche lentezza difensiva in Garics, che non
riesce a chiudere su Milito, ma la palla filtrante di Palacio e un
capolavoro.
Nel finale, quando un 3-1 decisamente troppo pesante condanna il
Bologna, Pioli, mette dentro Krhin, Paponi e Kone alla ricerca di
un'impresa impossibile. La squadra sfiora il gol, lotta con furia e
orgoglio ma non riesce andare oltre i propri limiti e la forza
dell'avversario. Segnare un gol all'Inter di questi tempi e gia
un'impresa e se lo spirito sara lo stesso di oggi, il Bologna puo uscire
dalla crisi di risultati che lo attanaglia. Peccato che il calendario
ora reciti: Juventus e Udinese in una settimana.