1                                           3a Domenica 16 Settembre 2012 ore 20:45
                                                                                                                                                                                                      
                                                                Torino 0  Inter 2

Stramaccioni rivoluziona la sua squadra e passa al 4-4-2 (o 4-4-1-1): davanti con Milito c’e Sneijder, che avanzera il proprio raggio di azione. In panchina Palacio e Cassano. Difesa inedita con Jonathan, Ranocchia, Juan Jesus e Nagatomo, mentre a centrocampo troviamo Zanetti, Cambiasso, Guarin e Alvaro Pereira. Dirige l’incontro il signor Banti di Livorno.

Granata imbattuti dopo due turni, nerazzurri reduce dal tonfo in casa contro la Roma di Zeman. Obiettivo unico: vincere. Chi per non sfigurare davanti al proprio pubblico, chi per non accusare un ritardo consistente dai battistrada. Il primo pallone all’Olimpico di Torino, gremito per l’occasione, e dei padroni di casa e ad inizio partita fanno fatica i centrali di difesa ospiti a contenere i movimenti senza palla di Sgrigna e Bianchi, mentre Cambiasso, quando l’Inter deve impostare, si abbassa per prendere il pallone e fare gioco.

Si sa, i campioni fanno la differenza quando meno te l’aspetti, soprattutto quando la squadra fatica a trovare profondita; ci pensa allora Milito al 13’, approfittando di un errore in disimpegno di Gazzi e calciando di prima dai 25 metri, andando a pescare l’angolino basso. Imparabile per Gillet. Capolavoro dell’argentino, 0-1 Inter.

Il vantaggio, tuttavia, non deve esaltare. L’undici di Stramaccioni, nel primo tempo, ha fatto davvero poco, pochissimo. Il Torino, dal canto suo, gioca meglio, ma fatica a rendersi pericoloso negli ultimi 25 metri. Un altro brivido per Gillet arriva da Sneijder, autore di una minacciosa punizione al 27’ sul primo palo, ma il portiere belga si salva allungandosi in tuffo.

E’ l’unica occasione, oltre all’invenzione di Milito, in cui gli ospiti si rendono pericolosi, perche e sempre il Toro ad attaccare dalla corsia di sinistra, senza mai pero riuscire a concretizzare. A parte un tentativo di autogoal di Nagatomo, poco o nulla accade nel finale di frazione, e si va al riposo con l’Inter in vantaggio.

Nella ripresa Jonathan, dolorante alla spalla, non ce la fa e lascia il campo in favore di Alvarez. Dopo qualche secondo, e subito palo di Sgrigna, ma Banti aveva fermato il gioco perche l’attaccante granata era in posizione irregolare. Ventura opta allora per un doppio cambio verso l’ora di gioco: Cerci sostituisce uno spento Stevanovic, Meggiorini prende il posto di uno Sgrigna tanto volenteroso quanto poco efficace.

Non cambia molto rispetto al primo tempo, la partita resta piu tattica che sentimentale, troppi cross e conclusioni in porta che si contano col contagocce. I granata sprecano poi due palle-goal nel giro di un minuto: nella prima Bianchi, servito egregiamente da Santana, trova un formidabile Handanovic (anche con un bel pizzico di fortuna); nella seconda Meggiorini conclude sull’esterno della rete.

E’ chiaro che il Torino sta operando il massimo sforzo per cercare di pareggiare la partita. Cassano a meta ripresa da il cambio a Sneijder, che non prende bene la sostituzione e va direttamente negli spogliatoi. Proprio il barese, all’82’, chiude il discorso. Alvarez mette in mezzo un bel cross basso, il Torino e un po' scoperto in area di rigore e l'ex rossonero punisce Gillet e compagni con bel destro che si insacca alla destra del portiere granata. 0-2, sembra una sentenza.

Il Toro è stanco e spezzato in due. Prova a buttarsi in avanti con la forza della disperazione, ma ormai sembra non averne più. E la partita va pian piano spegnendosi: l’Inter batte, dunque, il Torino per 2-0.

Un’Inter attenta e concreta vince col minimo sforzo a Torino. Dopo il goal di Milito, i nerazzurri hanno badato a gestire la reazione generosa quanto imprecisa dei granata. Nel secondo tempo non cambia il discorso.

 

 

 

 
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