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30a giornata Domenica 01/04/2012 ore 15,00
Inter 5 Genoa 4
Un giorno cosi' Andrea Stramaccioni, nato a Roma il 9 gennaio del
1976, non l'aveva mai vissuto. Di certo non da allenatore dell'Inter,
datosi il debutto. E proprio per questo, unico nel suo genere: se in
mezzo ci metti, nove gol, quattro rigori, due espulsioni, sei
ammonizioni, una tripletta, una doppietta e il 5-4 sul Genoa della sua
nuova Inter, l'irripetibilita' di questa giornata e' servita.
LA PARTITA - Pronti via e l'ex tecnico della Primavera che ha
surrogato Ranieri conferma il suo 4-3-3 che ha portato i baby nerazzurri
sul tetto d'Europa. Forlan a sinistra, Zarate a destra e un rigenerato
Milito al centro. Il calcio non s'inventa ne' puo' essere stravolto in
pochi giorni: se l'Inter parte a cannone e torna a vincere non e' solo
merito del nuovo allenatore, ne' colpa del bistrattato Ranieri tradito
da troppi senatori, Che stavoltano giocano eccome: Cambiasso fa una
super mezzora, Milito subito una doppietta. Il primo su assit di Forlan
il secondo su rigore. Quando Samuel mette dentro la zampata del 3-0 dopo
mezzora, Moratti scatta in piedi per applaudire: troppo bella per essere
vera questa Inter. E infatti quello che costruisce davanti, distrugge
dietro. Il Genoa non molla e la riapre con una deviazione di Moretti su
rovesciata di Sculli, il migliore dei suoi. Palacio riapre i giochi.
Nella ripresa accade di tutto: fallo di mani di Zanetti e rigore per il
Genoa che fa 3-2 con Palacio. Poi Zarate si conferma uomo di
Stramaccioni e la mette nell'angolo con il destro per lo splendido 4-2.
Poi Julio Cesar stende Palacio, viene espulso e concede l'inevitabile
penalty: gol di Gilardino che non segnava da secoli e 4-3. Dall'altra
parte Belluschi stende Guarin: il rigore lo vede solo il generoso Valeri
che espelle anche il difensore, 5-3 con tripletta di Milito. Finita?
Stramaccioni pagherebbe di tasca sua, ma incassa anche il quarto con
l'ennesimo rigore trasformato da Gila per fallo di Lucio su Sculli. 5-4
e adesso si', tutti a casa. Difficile giudicare questa Inter: resta
l'esordio vincente per Stramaccioni, una vittoria a San Siro che mancava
da gennaio, qualche uomo ritrovato e i soliti enormi limiti difensivi.
Una novita' che non puo' essere sottovalutata c'e': con Stramaccioni e'
di nuovo Pazza Inter, con benedizione di Moratti.