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15a giornata Sabato 10/12/2011 ore 20,45
Inter 2 Fiorentina 0
VITTORIA con dedica. Nel giorno del decimo anniversario della
morte di Peppino Prisco, l’Inter si rialza dopo le ultime due sberle a
domicilio, batte agevolmente la Fiorentina (che conferma la sua
tradizione sfavorevole a San Siro: e l’undicesima sconfitta di fila, non
vince dal maggio del 2000) dedicando il successo all’ex storico
vicepresidente e si allontana dalle zone piu paludose della classifica.
Successo meritatissimo, ben oltre il 2-0 finale, agevolato anche dalla
pochezza e dagli svarioni degli avversari, privi di Montolivo e Jovetic
(forfait del’ultim’ora per problemi all’anca) e mai in partita. I
rientri di Maicon e Lucio hanno dato sicurezza, ma la serata e da
ricordare soprattutto per Pazzini, passato in pochi minuti dalla polvere
all’altare: ci voleva la sua ex squadra per sbloccarsi (non segnava in
casa da sei mesi e mezzo) e interrompere la serie nera degli attaccanti
nerazzurri, all’asciutto nelle sei precedenti gare di campionato a San
Siro.
EPPURE proprio il “Pazzo” era stato il protagonista in negativo
della prima parte del match: dopo aver tirato fiaccamente fra le braccia
di Boruc (3’) un bel pallone servitogli da Coutinho, la punta nerazzurra
entrava in stato confusionale. Non uno stop, non un dribbling, non una
triangolazione. Ad essere sinceri, un po’ tutta l’Inter nella prima
mezz’ora lasciava a desiderare: poca corsa (Maicon carburava nella
ripresa), poche idee (Thiago Motta statico), poca fantasia in avanti
(Milito sin troppo prevedibile) e tanta improvvisazione. Gli unici
spunti quando si accendeva la lampadina nella mente di Coutinho (29’
dribbling e tiro ben respinta da Boruc), poi il buio, nonostante gli
ampi spazi lasciati dalla Fiorentina. E i fischi dei tifosi,
spazientitisi sin nei primi minuti.
LA COLPA dei viola è stata quella di non aver osato: qualche
affondo di Pasqual e niente più, con Gilardino e Ljaic stritolati nella
difesa nerazzurra e Vargas smarritosi dopo pochi minuti. L’Inter
cresceva, Faraoni e Nagatomo spingevano sulle fasce con generosità e al
40’ Coutinho imbeccava Pazzini, il quale anticipava Natali e con la
punta del piede metteva alle spalle di Boruc.
Neppure la ripresa svegliava la Fiorentina. Anzi, proprio grazie
ad un pasticcio difensivo dei viola (Behrami, fino ad allora il migliore
dei suoi, si scontrava con Pasqual e Boruc) Nagatomo approfittava per
depositare la palla in rete: 2-0 e partita chiusa, anche perché,
nonostante l’inserimento di Silva, la squadra di Delio Rossi in attacco
non si vedeva quasi mai. L’Inter invece agiva di rimessa (zarate
prendeva il posto di Milito) e legittimava il doppio vantaggio senza
alcuna difficoltà, sfiorando il 3-0 con una conclusione dalla distanza
di Motta e soprattutto con Muntari (tiro fuori a pochi metri dala
porta).