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11a giornata Martedì 13/12/2011 ore 20,45
Genoa
0 Inter 1
Non ci eravamo abituati,quindi fatichiamo a crederci. Eppure e
vero, l'Inter conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato,
ancora con firma di Nagatomo che vola in cielo per ottimizzare al
massimo un invito mancino di Alvarez. Tre punti d'oro, con graduatoria
che finalmente assume connotati piu degni dei nerazzurri, ormai
pienamente nel gruppetto degli inseguitori della zona Champions. Ranieri
puo sorridere, perche la sua squadra finalmente sfodera prestazioni
solide, per ora con una piena sufficienza, in attesa di un voto in piu e
di qualche altro recupero dalla lista infortunati.
POLI, IMPATTO 'ESTERNO' - Sembrava una boutade, invece sulla
fascia sinistra del centrocampo nerazzurro a sorpresa si presenta Andrea
Poli, finalmente all'esordio con la nuova maglia, guarda caso in quello
che per lui e un derby. E se non ci avesse pensato, a ricordarglielo
sono stati i tifosi di casa, che lo hanno accolto con fischi eloquenti.
Un battesimo 'fuori' ruolo per l'ex Sampdoria, che rispetto alle sue
caratteristiche parte molto largo, con licenza di accentrarsi in fase
offensiva. Esattamente quello che aveva fatto Coutinho sabato scorso
contro la Fiorentina, con piu concretezza e meno creativita. Nonostante
un'Inter un po' rattoppata, Malesani sceglie la strada della cautela e
affida al solo Ze Eduardo il compito di impensierire Lucio e Samuel, con
Constant e Rossi che a turno che gli danno una mano.
Modulo abbottonato, ma
non certo 'mollo', per dirla come il tecnico rossoblu.
PALUDOSI - Paludoso. E un attributo che chiarisce bene l'avvio di
gara dell'Inter, molto attenta dietro ma decisamente incapace di
costruire qualcosa negli ultimi 25 metri. Troppo isolati Milito e
Pazzini dal resto della squadra, che li cerca soprattutto con lanci
lunghi il piu delle volte fuori misura o preda dei centrali di casa.
Poche idee, insomma, con il pallone che viaggia soprattutto
orizzontalmente e non riesce a transitare mai dalle parti dell'area di
Frey. 'Colpa
anche di un centrocampo che accompagna poco l'azione, piu attento a
coprire che a salire, indice di un eccesso di cautela che invita prima a
non prenderle, poi a tentare di darle.
MILITO, DOVE SEI? - Poi c'e il capitolo Milito. Neanche nella sua
Genova, per la prima volta da avversario (al terzo tentativo), il
Principe riesce a dare segni di efficienza. Non che si sia nascosto, ci
mancherebbe: le sportellate e gli scatti sono stati una costante della
sua prestazione, ma la via del gol continua a essere un miraggio. La
fortuna non lo aiuta di certo (un viaggetto a Lourdes no?), ma anche lui
ci mette del suo: inaccettabile l'errore da un centimetro nell'azione
piu pericolosa del primo tempo, con un tap-in a botta sicura indirizzato
tra le braccia di Frey.
Errore che ha
dell'incredibile, come molti altri in questa maledetta stagione, per lui
e per l'Inter che ancora si rammarica per la scarsa vena del suo
attaccante, pagata con piu di un punto in meno in classifica.
PESSIMO BANTI - Una menzione speciale la merita l'arbitro Banti
di Livorno, una mannaia sulle velleita dei nerazzurri. In pratica, il
direttore di gara azzecca solo il fischio sul col annullato a Granqvist
per fuorigioco, ma e troppo facile visto che e l'assistente a
segnalarglielo. Per il resto, un disastro, con l'apice toccato nella
mancata espulsione del difensore genoano per intervento da ultimo uomo
ai danni di Milito. Un episodio che avrebbe cambiato senza dubbio
l'andamento del match indirizzandolo verso la squadra di Ranieri, in
superiorita numerica dopo appena 36 minuti di gioco. Prima e dopo, una
serie infinita di decisioni anti-Inter, dalla banale rimessa laterale
alla punizione palese negata ai nerazzurri, o concessa generosamente al
Genoa. C'era
comunque da aspettarselo: non e la prima volta che, dopo una vittoria,
l'entusiasmo dell'Inter viene bastonato da arbitraggi oltre il limite
del concepibile.
YUTO GOL, POI GESTIONE - La rete di testa di Nagatomo (al 66',
seconda consecutiva), su pregevole assist del neo-entrato Alvarez,
paralizza per qualche minuto le buone intenzioni di un Genoa entrato in
campo piu volenteroso nella ripresa e apre all'Inter la strada del
possibile raddoppio, con chance capitate a Pazzini, Zanetti e allo
stasso ex Velez (che palo dalla distanza!). Solo con il trascorrere dei
minuti (e gli ingressi di Pratto e Caracciolo) i ragazzi di Malesani
guadagnano metri e cercano di creare grattacapi a una retroguardia
comunque abbastanza attenta, come Ranieri ha preteso fin dall'inizio.
Qualche problemino si avverte sulla zona destra del 4-4-2 rinforzato
dalla sostituzione Obi-Poli, perche Alvarez non e un interditore e
fatica a sostenere la copertura di Zanetti. In attacco, pero,
potenzialmente l'Inter avrebbe numerose opportunita per raddoppiare, che
pur con l'ingresso di Forlan non riesce a sfruttare a dovere. Poco
importa, con flemma quasi britannica (e grazie a un volo acrobatico di
Julio Cesar su Veloso) i nerazzurri portano comunque a casa la vittoria
Gringos