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24a giornata Domenica 06/02/2011 ore 20,45
Inter 5 Roma 3
Non si ferma il
Leonardo-Express. Alla settima perla in campionato - l'ottava su nove
gare giocate da quando il brasiliano si e' seduto sulla panchina
nerazzurra - l'Inter arriva a cinque punti dal Milan e, con una partita
ancora da recuperare, inizia a pregustare l'incredibile 'remuntada'.
Pensiero dolce, soprattutto se l'ennesimo passo in avanti arriva dopo
una vittoria sulla Roma al termine di una partita a dir poco
spumeggiante, ben giocata da entrambe le squadre in una girandola di
emozioni e tanta qualita'.
Pronti via e Leonardo
mostra di gradire il mercato invernale condotto dalla sua societa'. Nel
4-3-1-2 di ordinanza il brasiliano, che ammaina propositi di tridente,
schiera tre dei quattro nuovi - Ranocchia, Kharja e Pazzini - lasciando
solo l'ultimo arrivato, Nagatomo, in panchina. Sulla fascia sinistra,
scorrazza Zanetti, mentre a destra Maicon bagna le 200 presenze
ufficiali in maglia interista. A sedere, a dimostrazione della rinnovata
abbondanza di casa Moratti, Milito e Pandev, mentre Sneijder mette la
sua fantasia a disposizione del 'Pazzo' e del 'solito' Eto'o. Speculare,
sul fronte giallorosso, il modulo di Ranieri, orfano dell'influenzato
Totti. Dietro la coppia Borriello-Vucinic, spazio all'estro felpato di
Menez, sostenuto dai muscoli di De Rossi, Perrotta e Simplicio in mezzo
al campo. Sara' la voglia di restituire alla Roma la sconfitta
dell'andata oppure la scarica di adrenalina regalata dal Genoa - con il
Milan sempre piu' vicino -, l'Inter parte subito a razzo. Nemmeno tre
minuti e Maicon serve Sneijder al limite dell'area: un'occhiata alla
porta e l'olandese - alla seconda rete dopo quella del San Nicola -
lascia partire un sinistro tagliente che si infila all'incrocio. Pur
coriacea, con Borriello a scaldare i guantoni di Julio Cesar dopo una
bella serpentina, la Roma subisce la veemenza nerazzurra. Pazzini e
Maicon ci provano da fuori, mentre Kharja e Cambiasso regalano geometrie
e dinamismo. Le stesse che, sul versante opposto, cominciano a fornire
De Rossi e Simplicio, ben supportati da Vucinic e Menez. Proprio il
montenegrino regala a Cassetti la palla per l'appoggio in rete di
Simplicio, mentre il francesino esalta i riflessi di Julio Cesar che,
nella stessa azione, dice no due volte a lui e una a Borriello.
E' passato si e no un
quarto d'ora, e la 'classicissima' degli ultimi anni non tradisce la sua
anima frizzante e divertente. Due gol, poche barricate e tanti piedi
buoni. Come quelli di Sneijder: punizione dal limite, ribattuta di Julio
Sergio e Eto'o che non ci arriva per un soffio. San Siro, in una serata
dal clima mite, non ha certo di che annoiarsi. Ci riprovano Sneijder da
fuori e persino Ranocchia di testa; oltre a Simplicio, che costringe
Julio Cesar a una uscita sui suoi piedi.
Fuochi d'artificio,
insomma, cui partecipa anche Eto'o. Il Re leone caracolla in area,
diagonale non irresistibile che beffa Julio Sergio per il 2-1. Giusto
per non farsi mancare niente, il Meazza regala a Tagliavento una bella
'panolada', per un'ammonizione non gradita a Kharja; Sneijder qualche
altra magia e Borriello, da buon ex milanista, costante apprensione. Con
il passare dei minuti, vissuti i primi 45 ai cento all'ora, la partita
si assesta su ritmi piu' 'umani', ma non smette di regalare emozioni. Al
quarto d'ora della ripresa, Pazzini fila in area, Burdisso lo atterra:
fallo da ultimo uomo, rosso diretto per l'ex nerazzurro, rigore di Eto'o
e 3-1.
L'uomo in piu'
rasserena l'Inter, San Siro si spella le mani per il 'Pazzo', sostituito
da Milito, e per Thiago Motta, neo convocato in Nazionale, che devia in
rete di testa un assist di Eto'o. Sembrano scorrere i titoli di coda, il
Meazza festeggia, saluta l'esordio di Nagatomo e non si impensierisce
per il 4-2 di Vucinic. Invece Loria, dopo un palo di Juan, segna il 4-3.
E' la penultima emozione. Al 90' Cambiasso fa 5-3 su azione di Eto'o e
lo stadio esplode: "Milan, stiamo arrivando".