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18a giornata Giovedì 06/01/2011 ore 20,45
Inter 3 Napoli 1
I
Campioni del Mondo affrontano il Napoli, nella prima partita del 2011.
Sulla panchina dell'Inter ora è seduto Leonardo. La Nord saluta e
ringrazia Benitez, ma ora è interamente schierata col brasiliano. Il
Napoli sale a Milano a far punti con un preciso 3-4-3. Maggio e Dossena
larghi in fascia a copertura rispettivamente di Hamsik e Lavezzi in fase
di attacco. I nerazzurri presentano i cinque trofei stagionali.
Pandev e Milito dal
dischetto di centrocampo danno il via al match. De Sanctis ferma la
prima azione dei padroni di casa, e una seconda, intervenendo basso su
un cross di Zanetti. Sono passati due minuti dall'inizio del primo
tempo. Leonardo in piedi dalla panchina dà istruzioni prima a Maicon, e
poi a Lucio. L'azione travolge i napoletani. La palla arriva a Thiago
Motta a centroarea e l'Inter segna. Terzo del primo tempo: Inter 1
Napoli 0. Su calcio di punizione, palla ferma, Leonardo è ancora in
piedi davanti alla panchina. Vede l'azione irregolare e il pareggio del
Napoli è annullato.
Cordoba sulla sua
sinistra giostra molto bene la palla. Interviene preciso sulle mezz'ali
ospiti. L'Inter in questa fase di gioco approfitta moltissimo dello
stato di grazia di Ivan Ramiro. I nerazzurri di fatto, proprio da un
disimpegno del terzino riescono a buttarsi nella tre-quarti avversaria.
Pandev guadagna un ottimo calcio di punizione, che battuto da Thiago
Motta passa una spanna oltre il raddoppio e alto oltre anche la
traversa. Sulla seconda palla inattiva degli ospiti arriva però il
pareggio, quello buono: Pazienza insacca l'1-1 da corner di Lavezzi.
L'Inter di Leonardo
gioca in velocità, palla a terra. Cordoba, Lucio e Motta sono i migliori
in campo e fanno la vera differenza. Stankovic gioca più filtrante,
copre lo spazio; ma più in generale, Zanetti, Chivu, Stankovic, Lucio,
Maicon, Motta e Cambiasso sembrano non avere difficoltà alcuna a
recitare il ruolo del difensore, del centrocampista avanzato o
arretrato, sprigionando tutti le loro migliori attitudini atletiche per
dar luogo a una manovra di gioco molte volte spettacolare, sicuramente
rischiosa, e spettacolare anche nel ripiego difensivo. Lucio e Motta
sono i registi di fatto, e il numero cinque continua a fare filtro,
toccando meno palloni ma facendosi trovare attento nell'attimo idoneo o
per chiudere in rete o per raddoppiare in difesa. La marea di maglie
nerazzurre copre il campo nella sua interezza. In area arrivano sciolti
sempre in tre o quattro, e il raddoppio di Cambiasso è un tributo
all'iniziativa di squadra.
Il primo tempo si
chiude sul 2-1 per l'Inter. Stankovic rischia la tripletta. In difesa si
salva il vantaggio nell'ultima azione utile prima della chiusura di
tempo. Inter e Napoli hanno giocato un buon primo tempo. Entrambe le
squadre sono larghissime, e i nerazzurri intercambiano perfettamente i
ruoli. Ma non è il ruolo quello che conta. Quello che conta è il
giocatore e quello che sa fare e come lo sa fare. Davanti, dietro, non
ha importanza. A meno che non siano portieri o centravanti puri, conta
quello che fai, come lo fai, come tocchi la palla e come vedi la
partita.
In due settimane
Leonardo ha imposto la sua logica, buttandola sull'atletico e la
preparazione a fare tutto. Non è chiaro ancora quale sia la meta e dove
si arriverà, ma questo primo tempo è suo. Mazzarri ha fatto il suo e lo
ha fatto molto bene. Anche nel secondo tempo i nerazzurri sono quattro
davanti, quattro dietro, ma non fissi. L'undici guarda il gioco,
l'evolversi della partita, e sembra che ognuno sappia perfettamente cosa
fare e quando, e senza fare il solito paragone/confronto con la scuola
brasiliana, siamo molto vicini al Barcellona di Frank Rijkaard o a
quello di Cruyff, con la possibilità di fare molto meglio, considerando
il potenziale e la struttura equivalente. Molte volte Stankovic si fa
trovare pronto anche nel ruolo di centravanti, comunque; e in tutti i
casi è sicuramente questo il momento di rodare la purezza delle due
migliori scuole calcistiche, l'olandese e la brasiliana, cercando un
punto di contatto al di là del risultato magnifico.
Da corner di Pandev
al 55' arriva il terzo gol interista. Il secondo di Motta, di testa
all'incrocio preciso dei pali: Inter-Napoli 3-1. Il quarto, in maniera
analoga, da fermo, ma su punizione di Chivu dalla sinistra, lo sbuccia
Milito al 68', accovacciandosi di testa nell'area piccola, e poi
Zanetti, il capitano, su percussione dalla destra con palla a un
centimetro oltre il palo alla destra di De Sanctis immediatamente dopo.
I nerazzurri sono stati padroni del campo e del tempo di gioco per tutta
la partita. Probabilmente dai tempi di Roberto Mancini è la prima volta
che i nerazzurri vincono concedendo così tanti corners. Calci d'angolo
indotti da azioni di controffensiva avversaria coperta bene, e coperti
altrettanto bene i corners stessi. Il Napoli arriva al tiro forse
Leonardo concedesse a Stankovic la standing ovation sostituendolo con
Mariga.
Il Napoli tiene palla
per tutto l'ultimo quarto d'ora. I nuovi entrati tra le fila dell'Inter
contribuiscono a consolidare il risultato, a tenere sotto gli ospiti di
due gol. La calma regna sovrana. Cambiasso detta il tempo della frenata,
interviene e recupera palla in area. Ora si palleggia. SI va anche un
po' avanti. SI cerca ancora il quarto gol, ma Biabiany scivola in area.
La partita è finita. Il tempo vola. Castellazzi blocca l'ultimo
tentativo ospite. Rocchi comanda una punizione per i padroni di casa. La
batte Chivu, ma è a rientrare, a tenere palla.
Il risultato
finale è Inter-Napoli 3-1.
I PIU'
FORTI SIAMO NOI!
La verità, può piacere o no a Raffaele Auriemma & ai suoi
"discepoli", è che l'Inter è più forte del Napoli!!!
E non solo ha più qualità ma anche più abitudine alle partite
importanti, quelle, cioè, da non sbagliare...
Voleva andare al "Meazza" a far la voce
grossa, il Napoli di Mister Mazzarri, ma non c'è riuscito. Perchè
glielo ha impedito l'Inter di Leonardo, che ha dimostrato maggior
rabbia, miglior convinzione e, soprattutto, quella sicurezza
interiore che, con Benitez, era un pò... scemata.
Il Napoli è durato un tempo, il primo, e
pochi minuti del secondo; poi, l'Inter, ri-diventata Armata
Nerazzurra, ha chiuso la partita con un'indiscutibile 3 a 1.
Maicon ha ri-preso a correre e crossare
sulla fascia; Cordoba è... immortale; Lucio è una diga; il Capitano
è il... Capitano (e tanto basta...); Cambiasso è il solito Geometra;
Thiago Motta ha regalato due panettoni... al Napoli; Stankovic,
Pandev e Milito si fanno il... Culo per la Squadra.
E' l'Inter, Signori, la Squadra Campione
d'Italia, Campione d'Europa, Campione del Mondo!!!
Il Napoli è allenato da un Coach che, a
detta sua, ha più esperienza di Guardiola, non si sente inferiore a
Donadoni, è superiore a Mourinho...
Ridicolo, grottesco: il suo Napoli era
al 100%, all'Inter mancavano Eto'ò, Sneijder e Samuel...
Ed è finita 3 a 1.
Buon per lui, buon per i tifosi del
Napoli...
EMILIO VITTOZZI