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10a giornata Sabato 06/11/2010 ore 20,45
Inter 1 Brescia 1
Benitez
propone una formazione a dir poco a trazione anteriore. 4-2-4 con
Sneijder ad affiancare Zanetti a centrocampo, Pandev e Coutinho sugli
esterni a supportare Eto’o e Milito.
La squadra nerazzurra inizia con buon piglio rendendosi vagamente
pericolosa con Eto’o, molto attivo sul centro-sinistra e Milito.
Ma è un fuoco di paglia.
Come abbandonati dalle forze gli uomini di Benitez abbassano
vertiginosamente la velocità di possesso palla, diventano blandi e
pesanti negli interventi e arrivano sempre tardi sui palloni.
L’emblema è Samuel, incredibilmente in difficoltà contro Caracciolo che
di sicuro non ha parentele neanche lontane con Usain Bolt.
Ed infatti proprio da un’azione di Caracciolo che supera
artificiosamente Samuel l’Inter va in svantaggio. Quinto gol del numero
nove bresciano ai nerazzurri e Benitez nuovamente sotto a metà primo
tempo, la reazione non c’è.
L’Inter gioca divisa in due tronconi da 5, ma mentre quelli della
retroguardia seppur affannosamente controllano Diamanti e co, i cinque
davanti non creano molto.
I loro movimenti sono di una lentezza esasperante e appaiono
confusionari.
Abbozzano delle reti di passaggi e poi vanno al tiro da fuori sui quali
si immolano sempre i difensori bresciani. Prima del primo
tempo solo due annotazioni
Al 27' si fa mala anche Maicon e al 40' unico tiro pericoloso ad opera
di Coutinho.
Nei primi 4' del secondo tempo Benitez è costretto a ultimare i cambi.
Nell’intervallo respiro al centrocampo con Obi al posto di Sneijder e e
poi Santon per Samuel che… udite udite.. si infortuna.
I due giovani danno alla squadra quello che mancava da settimane:
grinta.
Ma il Brescia completamente schierato a muro impedisce ai confusionari
attaccanti nerazzurri di imbastire azioni degne di note. Eto’o è
l’unico a creare pericoli, ma sempre con azioni personali.
Questo fino al 75' quando l’arbitro fischia un rigore per fallo,
naturalmente, su Eto’o.
Il camerunense non si smentisce ed è 1-1 Un pareggio che si concretizza
15 minuti dopo con un’ultimo brivido: Milito, favorito da una serie di
rimpalli dei difensori biancoblu, si ritrova solo davanti ad Arcari, ma
spara alto.