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5a giornata 28/09/2008 ore 20,30

                                       Milan 1  Inter 0 

Il Milan si aggiudica il derby della Madonnina ottenendo così la terza vittoria consecutiva che le consente di raggiungere la Juventus, in classifica a quota nove punti. L'Inter di Mourinho cade per la prima volta in questa stagione lasciandosi trascinare dal nervosismo nel secondo tempo. I rossoneri, soprattutto dopo il vantaggio, sono apparsi più concentrati e compatti dei cugini mostrando più spirito di gruppo; emblematici un paio di recuperi in difesa di Kakà e dello stesso Ronaldinho e il pressing continuo a centrocampo.   Un derby, come spesso capita, non sempre regala alla platea giocate sopraffine e goal spettacolari. Si è giocato più di spada che di fioretto, non a caso sul taccuino dell'arbitro Morganti, a fine partita, erano inclusi i nomi di otto giocatori, sei ammoniti e due espulsi, entrambi dell'Inter. Ma le emozioni non sono mancate grazie ai continui capovolgimenti di fronte e all'incredibile occasione sciupata all'ultimo secondo da Adriano, che ha fatto disperare i suoi tifosi e rabbrividire di paura quelli rossoneri.

I primi minuti di gioco evidenziano una supremazia interista ma l'esperta difesa del Milan è attenta sulle sortite offensive di Ibrahimovic . Il Milan ci prova dalla distanza con Zambrotta e poi al 20° con Pato, è il primo campanello d'allarme per l'Inter perché sei minuti dopo Ronaldinho impegna Julio Cesar che devia in angolo. L'Inter reagisce ancora con Ibrahimovic solo in area che spara però su Abbiati.   Il momento sembra favorevole ai nerazzurri ma sono i cugini a realizzare il vantaggio: Kakà scatta sulla destra, sembra come dicono, in linea con Materazzi, "ma in fuorigioco  "come mostrato dalla moviola"e serve con un cross un Ronaldinho che non ti aspetti, stacco imperioso che sovrasta Cambiasso e di testa spedisce all'incrocio per il suo primo goal in campionato. Nell'intervallo Mourinho non cambia nulla e aspetta fino al 14°: fuori Materazzi e dentro Cruz, fuori Mancini e dentro Adriano. Una scelta azzardata ma in linea con la gara. I nerazzurri fanno troppa confusione e non riescono a imbastire nulla di buono fino al 27° con il solito Ibra che manda a lato il pallone. Ancelotti toglie Pato per Flamini, il Milan inizia una forte resistenza facilitata anche dall'espulsione di Burdisso ad un quarto d'ora dalla fine. L'Inter prova la carta Stankovic, nel frattempo Materazzi si fa cacciare dalla panchina. E' il nuovo entrato rossonero, Schevchenko, a sfiorare il raddoppio, poi il sussulto finale vissuto in maniera contrastante tra le due tifoserie: Adriano servito magnificamente da Quaresma nei pressi dell'area piccola, fallisce a due passi il colpo di testa del pareggio.

Questa sconfitta non è una cosa grave, vista anche la classifica, ma quello che fa riflettere è che sembrano apparire gli stessi fantasmi del passato, cioè la scarsa lettura della gara da parte dell'allenatore e la mancato personalità nella gara da parte dei giocatori.

                                                                      Nello Russo

 


 
 
 
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