Visti il caldo, il numero di falli e il ritmo di gioco,
quella tra Cagliari ed Inter è sembrata inizialmente più un'amichevole
estiva che una gara con i tre punti in palio. Mourinho spedisce in panchina
Balotelli e conferma Ibrahimovic. E proprio l'attaccante svedese, a caccia
del trofeo dei capocannonieri, dopo appena quarantaquattro secondi prova a
sorprendere Marchetti con un pallonetto che finisce a lato. E' solo il
preludio al gol: all'ottavo minuto il portiere rossoblù non trattiene la
conclusione centrale del numero 8 interista ed è il vantaggio nerazzurro.
Per Ibrahimovic sono ventitrè in campionato, gli stessi di Di Vaio. La
partita rimane gradevole perché le difese lasciano ampi spazi agli attacchi
avversari: soprattutto quella dei campioni d'Italia, appare molto distratta.
Al 33° Fini non approfitta del regalo di Chivu e calcia fuori, ma un minuto
dopo i rossoblù trovano il pareggio: Conti parte in slalom sulla trequarti e
serve Cossu che, dopo aver messo a sedere Burdisso, infila alle spalle di
Toldo.
Nella ripresa il ritmo cala ulteriormente, con il Cagliari
che sfiora per primo il vantaggio con Conti che ad un metro dalla linea di
porta viene anticipato dal provvidenziale intervento di Chivu. Per l’Inter è
Jimenez a trovar il gol, ma l'arbitro annulla per un inesistente fallo di
Cruz su Canini. Al 26° i padroni di casa operano il sorpasso con Acquafresca
il quale, dopo settanta minuti da spettatore, è bravo a farsi trovare pronto
sul cross dalla destra di Biondini e a insaccare di testa il tredicesimo gol
in campionato, superando il record personale dello scorso anno. L'Inter
prova a reagire, ma prima la bomba da trenta metri di Balotelli si stampa
sul palo, poi Vieira, liberato davanti a Marchetti da una magia di Ibra, si
addormenta facendosi rimontare da uno straordinario intervento di Pisano.
L'arbitro fischia tre volte, finisce la partita. E Inizia la festa rossoblù.
Quella Interista è cominciata domenica scorsa con il Siena, per la conquista
del 17° scudetto con due giornate di anticipo.

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