L'Inter ringrazia Ibrahimovic e supera per 2-0 la Lazio
nell’anticipo della trentaquattresima giornata di serie A. Show dello
svedese, che segna e fa segnare Muntari, ma che si mostra anche nervoso e
polemico nei confronti della curva nerazzurra. Milan ora a –10. Primo
tempo decisamente deludente. Mourinho rispolvera dall’inizio il 4-3-3 con
Mancini e Figo alle spalle di Ibrahimovic, ma il gioco dei nerazzurri è più
che altro affidato alle palle lunghe e alle invenzioni dello svedese. Più
convincente la Lazio, in campo con i redivivi Radu e Del Nero: gli ospiti
giocano con personalità e senza timori reverenziali, ma mancano negli ultimi
15 metri, dove Zarate al suo solito pecca di egoismo. Paradossalmente, è
comunque l’Inter ad andare più vicina al vantaggio, con i colpi di testa di
Ibrahimovic e Muntari al 23’ e al 31’. Ritmo molto lento.
Nei primi minuti della ripresa Mourinho cambia modulo ed
inserisce Crespo e Vieira: l’Inter trova l’1-0 al 13’ con una bella azione
personale di Ibrahimovic, che dopo aver saltato un difensore batte Muslera
con un gran tiro in diagonale. Lo svedese nell’esultanza zittisce la curva
nerazzurra, che l’aveva fischiato in precedenza. Succederà altre due volte
nel corso del match.
Inter più corta e aggressiva, gioca con sicurezza e non lascia
possibilità alla Lazio di reagire: al 26’ arriva il raddoppio, ancora
Ibrahimovic si mette in luce con un grande assist d’esterno per Muntari, il
ghanese è freddo davanti a Muslera e chiude i giochi, 2-0. Non c’è più
storia, gli uomini di Delio Rossi spariscono dal campo e l’Inter controlla
con autorità: 2-0 al triplice fischio.
Mario Esposito


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