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2a giornata 13/09/2008 ore 20,30
Cartellino timbrato: Ricardo Quaresma si presenta a San Siro nel migliore dei modi, firmando il suo debutto ufficiale in maglia nerazzurra con una splendida rete forgiata con il suo colpo speciale, la "trivela".
Nella sfida fra il passato e il presente-futuro della squadra nerazzurra, sono i due portoghesi a sorridere, José Mourinho e il suo pupillo Quaresma, quella pedina che ha voluto e preteso a lungo per poter esprimere il proprio calcio alla
massima potenza. Sull'altra sponda un Catania timido e remissivo, quasi rinunciatario nei primi 45 minuti, ad eccezione della splendida rete di Plasmati, frutto di un'azione estemporanea, e decisamente confusionaria nella ripresa quando, sull'1-1
e con l"uomo in più, si fa superare e schiacciare dal Biscione nerazzurro.
A Mourinho piace stupire, e il tecnico portoghese rivoluziona l'11 interista alla vigilia della partita: accantonato il 4-3-3, si passa al 4-4-2 con Ibrahimovic e Balotelli sostenuti dal lavoro sulle fasce di
Figo e Quaresma. Il debuttante nerazzurro tocca il primo pallone al secondo minuto di gioco e, scacciata l'ansia del pre-partita, mostra subito una discreta frizzantezza. L'Inter controlla i tempi e il gioco a centrocampo, schiacciando i
rosazzurri nella loro metacampo difensiva: al 14' Ibrahimovic sfiora la traversa di testa, e sessanta secondi dopo Balotelli si rende protagonista di un'azione-fotocopia. Plasmati, là davanti, fatica contro Burdisso e Materazzi, e il solo
Martinez sembra avere qualcosa in più per la squadra di Zenga nella prima mezz'ora di gioco. Al 31' Bizzarri è miracoloso su un tocco ravvicinato di Muntari, innescato proprio dalla "trivela" di Quaresma, ma è il Catania a passare
sorprendentemente in vantaggio alla prima occasione favorevole: al 42' Mascara riceve sulla sinistra, trova splendidamente il taglio di Tedesco, che pennella per la testa di Plasmati.
La doccia fredda torna tiepida nel giro di cento secondi: Quaresma riprova la "trivela" dalla destra, sorprendendo Bizzarri sul primo palo grazie anche a una leggera deviazione di un difensore
rosazzurro. L'Inter sorride? Non ancora, perché al 45' Damato mostra il rosso a Muntari per un fallo di reazione su Tedesco a centrocampo. Mourinho rileva Figo inserendo Zanetti per bilanciare la squadra, e l'Inter risponde in maniera positiva,
attaccando a testa bassa sin dai primi secondi. Al 48' Maicon batte una lunghissima rimessa laterale, in piena area di rigore: Terlizzi interviene di testa per anticipare Balotelli, deviando il pallone verso il secondo palo, ma la sfera rimbalza
sul legno varcando la linea di porta prima dell'intervento di Bizzarri.
Nonostante l'inferiorità numerica è sempre l'Inter a fare la partita: Burdisso si mangia un gol incredibile al 58' sugli sviluppi di un corner, poi Maicon spara di pochissimo a lato dopo una discesa sulla
destra. Mourinho preferisce Mancini ad Adriano, e l'ex-romanista, subentrato al 79', illumina San Siro a ripetizione. All'83' serve un assist d'oro per Ibrahimovic su azione di contropiede, ma lo svedese si fa incantare da Bizzarri in uscita: due
minuti dopo crossa dalla sinistra ancora per Ibra, ma Bizzarri si supera di nuovo con un riflesso felino.
Silvestri fa tremare San Siro sfiorando l'incrocio al 90', ma per il Catania è troppo poco. E sinistramente le parole pronunciate da Mourinho nel pre-partita si sono concretizzate: "Basterà una Inter
normale - aveva detto - per battere anche un Catania eccezionale".
Mario Esposito

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