L’Inter affonda anche la Lazio e ormai, alle spalle, le avversarie sono sempre più lontane. Aspettando la risposta di Juventus e Milan, i nerazzurri battono 3-0 i biancocelesti dimostrando di essere una
squadra che aggredisce e non lascia tregua e non concede respiro. Organizzata e ordinata, orchestra perfetta che suona sempre la stessa musica. Quella di Mourinho è una squadra che fa male e costringe anche gli avversari a farsi del male, vedi
l'autogol di Diakitè che mette al sicuro la vittoria interista. Il tecnico portoghese sembra aver trovato la quadratura del cerchio. All'inizio, infatti, ripropone la stessa formazione che ha battuto
il Napoli, lasciando tutte le novità al collega biancoceleste. Infatti Delio Rossi stravolge i pronostici della vigilia e manda in campo il 4-4-2 con la coppia d'attacco Pandev-Zarate, alle loro spalle il centrocampo formato da Foggia e Mauri
sugli esterni, in mezzo Dabo e Ledesma, in difesa promosso Diakitè dopo la bella prova in Coppa Italia, mentre Kolarov prende il posto di Radu sulla corsia sinistra.
L'Inter, cinica e spietata, colpisce e affonda dopo due minuti di gioco, è Samuel a metterci la testa, è l’uomo che, sarà un caso, da quando è piazzato in difesa ai nerazzurri gira tutto bene, primo gol in
campionato per l'ex romanista: di testa e indisturbato, mette dentro un cross ricevuto da Muntari. La Lazio, però, non si perde. Accusa e riparte, come un elastico. Al 7° il lancio di Foggia dal fondo cade in area ma Diakitè non ci arriva, poi
è Kolarov a provare il suo tiro potente che però finisce sull'esterno della rete. Sul versante destro si vede De Silvestri: tiro dal limite, palla deviata da Maxwell in calcio d'angolo. Al 30° Pandev scappa via a fondocampo, serve Zarate ma
l'argentino è pressato e non riesce a trovare la porta. E' l'ultima azione del macedone, già in condizioni precarie dopo il Milan e costretto a lasciare spazio a Rocchi. E' un momento in cui le due squadre perdono pezzi. Anche Mourinho, deve
affidarsi a Crespo per Cruz, l'offensiva della Lazio si ferma a un quarto d'ora dalla fine del primo tempo, proprio quando l'Inter capisce e si rimette in mostra, è al 35° che Carrizo respinge con i
pugni la botta di Stankovic da fuori area, il pallone resta lì, Crespo si avventa ma non vede la porta. Chi invece centra benissimo l'obiettivo è Diakitè, allo scadere Maicon mette al centro per
Crespo ma il difensore laziale è più veloce e spiazza Carrizo con l'istinto del cecchino in piena area. Nel secondo tempo l'Inter vuole chiudere i giochi e lo fa con Ibrahimovic, che al 10° riceve il cross di Cambiasso e mette dentro la palla
del 3 a 0. Poi è la Lazio a segnare: Kolarov su punizione sfrutta tutta la sua potenza, buca difesa e portiere ma l'arbitro non convalida perché mezzo secondo prima del tiro aveva fischiato cercando di far arretrare la barriera. Il secondo
tempo è tutto predominio e controllo dei nerazzurri, la Lazio ormai è impotente, annichilita e nervosa.
Nello Russo
Pizza a metro da Gigino Vico Equense
© Copyright 2005 - 2008
- Inter Club Penisola Sorrentina
C. F. 90061340635