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10a giornata Mercoledì  01/11/2008 ore 18,00

                                    Reggina  2   Inter  3

L'Inter forse non era malata, nonostante due 0 a 0 consecutivi, ma dopo la trasferta di Reggio Calabria non può dirsi del tutto guarita. Nel primo anticipo della 10° giornata di Serie A , infatti, i nerazzurri riescono a strappare i tre punti solo in extremis contro un'ottima Reggina al termine di un match divertente, ricco di emozioni, e incerto fino al triplice fischio finale di De Marco. Mourinho lascia a Milano ancora una volta Cruz e Adriano, e decide di affrontare la Reggina con l'artiglieria pesante: Balotelli al fianco di Ibrahimovic con Mancini e Quaresma larghi sulle fasce. Dall'altra parte, però, Orlandi sa di giocarsi molto visti i cinque punti conquistati nelle prime 9 partite e decide di non coprirsi schierando Cozza e Brienza alle spalle di Corradi.

Il match è gradevole sin dalle prime battute. I due schieramenti offensivi lasciano vere e proprie praterie tra i reparti così a ogni ribaltamento di fronte corrisponde quasi sempre un'azione da gol. Al sesto è Quaresma a sfiorare il primo gol con la maglia dell'Inter ma il suo destro da dentro l'area si stampa sul palo. Buona la prova del portoghese, soprattutto nel primo tempo: è lui al 9° a recuperare palla a centrocampo nell'azione che dà il via alla rete di Maicon. Quaresma lancia in verticale Ibrahimovic, poi bravissimo a calibrare alla perfezione l'assist per Maicon. Destro potente del brasiliano da pochi passi che non lascia scampo a Campagnolo. La Reggina accusa il colpo e l'Inter continua a premere, specialmente in contropiede. Gli uomini di Mourinho, però, devono aspettare un regalo di Cirillo per trovare il 2 a 0. Il difensore appoggia involontariamente palla a Ibrahimovic che serve al limite dell'area Quaresma: bravo il portoghese a saltare un avversario e liberare in corsa Vieira. Il destro del francese passa sotto le gambe di un incredulo Campagnolo.

Match finito? Niente affatto. Il raddoppio nerazzurro, invece di abbattere la Reggina, scuote gli uomini di Orlandi che al 34° riaprono i giochi con una magia di Cozza, bravissimo a bucare Julio Cesar dal limite con un potente sinistro. Gravi, però, le colpe dei difensori nerazzurri che restano a guardare il capitano amaranto libero di calciare sugli sviluppi di un corner. Sessanta secondi dopo è Brienza a sfiorare il colpo grosso con un fendente di sinistro, mentre al 41° il guardalinee annulla giustamente un gol di Ibrahimovic, partito in netta posizione di offside sull'assist di Balotelli. Il destro di Cozza disinnescato da Julio Cesar al 45° è l'ultimo brivido di un primo tempo veramente divertente.

La ripresa non è da meno però. La Reggina torna in campo conscia di poter compiere l'impresa. Il più convinto di tutti sembra Brienza che prima impegna Julio Cesar con un sinistro debole dal limite (51'), ma poi indovina il jolly (sempre di sinistro e sempre dal limite) con un velenoso tiro non trattenuto dal portiere brasiliano. Ci si aspetta la reazione dell'Inter, che puntualmente arriverà con i vari Balotelli, Crespo e Quaresma, ma quello che stupisce di più è l'incredibile voglia di vittoria dei calabresi che continuano a spingere. Vigiani ci prova con insistenza dal limite, poi Mourinho inserisce Crespo che si rende pericoloso con alcune deboli tentativi sui traversoni di Balotelli, e che scheggia il palo su una 'trivela' dalla sinistra di Quaresma. E' proprio il giovane attaccante dell'Under 21 il più intraprendente tra i nerazzurri. Da uno dei sui cross, Campagnolo sbaglia clamorosamente uscita; Ibrahimovic, però, con la porta totalmente vuota manda fuori di testa.

L'Inter prova a stringere i tempi ma il risultato non si sblocca: fino al primo minuto di recupero. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Cordoba raccoglie una palla vagante in area e trafigge Campagnolo con un potente collo destro. Primo gol in questo campionato per il colombiano: un gol che vale tre punti, ma soprattutto una rete che vale anche molto dal punto di vista psicologico. Dopo due 0 a 0 consecutivi, può dunque festeggiare questo 3 a 2 che rilancia la sua squadra in classifica e scaccia i fantasmi di una crisi di risultati e gol dopo i due 0 a 0 con Genoa e Fiorentina. Il tecnico portoghese, poi, avrà tempo per migliorare il gioco, o per eliminare quelle inaspettate sbavature difensive che nel calcio possono costare molto caro.

                                                          Raffo Esposito

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