7a giornata 06/10/2007 ore 20,30
INTER - 2 NAPOLI - 1
"La capolista se ne va" cantano a squarciagola i tifosi nerazzurri sotto le stelle che illuminano San Siro in questa ennesima serata da incorniciare. Se ne va, proprio come l'anno scorso, quando di
questi tempi la banda-Mancini muoveva decisa i primi passi di quella cavalcata trionfale che finì per ammazzare il campionato. Troppo forte quell'Inter, si diceva. Troppo forte questa si continua a ripetere. Anche per questo Napoli,
neopromosso sì ma ricco di buoni propositi, giovani talentuosi ed un entusiasmo smisurato. Come quello che ha portato sugli spalti del Meazza più di mille sostenitori partenopei, nonostante il divieto dell'Osservatorio del Viminale alla vendita di biglietti a Napoli per seguire la squadra in trasferta a Milano.
La notizia, dunque, non è tanto la quinta vittoria in campionato dei Campioni d'Italia, piuttosto il digiuno di "Re Mida" Ibrahimovic. La raffica di gol realizzata dall'attaccante svedese in questo avvio di stagione, aveva spinto i tanti detrattori di Moratti e Mancini a definire, troppo presto, l'Inter come Ibrahimovic-dipendente, dimenticando che nei
precedenti sei turni di campionato sin qui disputati oltre al numero 8 erano andati a segno anche (in rigoroso ordine alfabetico) Cesar, Cordoba, Crespo, Cruz, Figo e Stankovic, per un totale di sette goleador. Un numero decisamente alto per una
squadra a "semplice trazione anteriore". L'altra nota della serata è la fine dell'inviolabilità della porta di Iezzo lontano dalle mura amiche del San Paolo che durava dal 26 maggio scorso, Verona-Napoli 1-3. Dopo 320
minuti il colpevole del fattaccio è Julio Cruz. Lo stesso che, non contento, si ripete pochi minuti dopo per regalare ai suoi un doppio vantaggio più che meritato e tranquillizzante. Vantaggio che avrebbe potuto diventare ancora più importante se Iezzo non avesse compiuto
un assoluto miracolo sulla bordata da distanza ravvicinata di Ibrahimovic. A San Siro, va comunque detto, il Napoli non veste affatto i panni di semplice vittima sacrificale, anzi. Lavezzi, in particolare, non subisce "La Scala del calcio", e tutti gli uomini di Reja, in generale, continuano a fare gioco senza subire mentalmente lo svantaggio. Al punto da meritarsi quasi ai punti la ripresa, grazie
soprattutto all'acuto del solito Pampa Sosa, che solo pochi minuti prima aveva preso il posto di Zalayeta. Per gli amanti dei numeri, quella di stasera è stata la 42esima gara casalinga consecutiva che ha visto gli interisti andare a segno, per un totale
di ben 97 realizzazioni. L'ultimo 0-0 è stato infatti un Inter-Reggina del lontano 29 maggio 2005. Il tutto, c'è da crederci, per la gioia degli abbonati. Con questa vittoria, l'Inter resta saldamente in testa alla classifica con 17 punti,
mentre per il Napoli il terzo stop stagionale vale il provvisorio sesto posto con 10 punti.
Mario Esposito