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6a giornata 29/09/2007 ore 18,00    

                                ROMA - 1  INTER - 4 

L'Inter si riprende la testa della classifica con un prepotente 4-1 in casa della Roma. La svolta del match al 29' del primo tempo quando Giuly ha salvato la propria porta toccando il pallone con le mani, è stato espulso e Ibrahimovic ha siglato il successivo rigore. I giallorossi hanno trovato il pari nella ripresa con Perrotta, poi in dieci minuti Crespo, Cruz e Cordoba hanno chiuso i conti e fissato il risultato.

Tutto da resettare per la Roma: i mille elogi di inizio stagione, i complimenti per la campagna acquisti mirata e per il gioco stellare. Tutto da rifare per Spalletti che all'Olimpico ha rivisto i fantasmi della scorsa stagione quando l'Inter ha avuto la meglio sui giallorossi e poi è volata verso lo scudetto. Lo stesso identico film con l'aggravante del risultato. Quattro schiaffoni che hanno riportato la squadra capitolina sulla terra dopo sei giornate di campionato. Difficile portare come alibi la prematura uscita di scena di Giuly per un tanto scellerato, quanto istintivo fallo di mano per salvare la propria porta, la realtà dei fatti è una sola: Mancini ha azzeccato tutto, Spalletti no e stavolta i fazzoletti proprio non contano. 

Nel primo tempo le due squadre, risultato a parte, si sono date battaglia a viso aperto con la Roma che le ha provate tutte a rimettere in carreggiata il match. Certo, per il vantaggio interista è difficile dare la colpa a Giuly che è alto 1,64 e altro non poteva fare che istintivamente toccare di mano sulla linea di porta. La squadra di Spalletti ha trovato il pari nella ripresa con Perrotta abile a sfruttare uno svarione difensivo di Maxwell, ma poi è uscita fuori di testa, ha interpretato male quanto era accaduto, ha provato a forzare quando forse era meglio attendere e in quel momento sono bastati dieci minuti all'Inter per demolire i capitolini e riportarsi prepotentemente in testa alla classifica.

Doveva essere la sfida tra Totti e Ibrahimovic. Il secondo è uscito per infortunio, Totti non era al meglio e nel finale è stato sostituito da Esposito. Ai punti ha vinto però lo svedese, ma solo per il gol segnato. Per il resto non è che abbiano fatto molto con l'aggravante per il capitano della Roma di aver fatto partire il contropiede nerazzurro in occasione del primo gol, sbagliando grossolanamente un appoggio all'indietro su calcio d'angolo, invece di crossare verso il centro. La svolta del match è tutta in questa azione, per il resto l'espulsione ha condizionato soprattutto l'aspetto psicologico della Roma e stavolta, la famosa storia dei ricambi e del poter sopperire alle assenze, non serve.

Sponda Inter, Mancini è risalito sull'altare dopo le polveri della settimana appena trascorsa, ha messo in campo una squadra tatticamente perfetta e se si vuole indicare una chiave tattica, ha destabilizzato il suo collega romanista mettendo una sola punta. Poi, che Crespo e Cruz sappiano fare gol, il tecnico jesino lo sapeva già. A Cordoba, invece, il compito di dare lo spintone finale nel fossato dell'Olimpico ai giallorossi che per rifarsi adesso hanno un cliente in Champions che evoca fantasmi di altro tipo: il Manchester United. L'Inter scaricherà l'adrenalina romana contro il Psv Eindhoven

                                                                  Mario Esposito



 
 

 
 
 
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