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5a giornata 26/09/2007 ore 20,30
Inter 3 Sampdoria 0
L’inter risponde alle critiche della stampa e anche di alcuni tifosi imponendosi con un secco 3 a 0 contro i blucerchiati, che si rivelano incapaci di fronteggiare l’impeto e la foga agonistica degli undici nerazzurri.
Il tanto criticato Roberto Mancini indovina la scelta dello schema e degli uomini, avvalendosi dell’acume tattico di
Cambiasso e Dacourt, della fantasia di Figo (autore del terzo goal) e della classe cristallina di Zlatan Ibrahimovic, che delizia la platea con due autentiche magie.
Questa volta Julio Cesar assiste alla partita da spettatore non pagante e solo l’imprecisione dei vari Cesar, Cambiasso e
Maxwell non rendono il punteggio ancora più rotondo.
Finalmente, anche dal punto di vista fisico l’inter è apparsa tonica e pimpante imponendo
il proprio gioco per tutto l’arco dei 90 minuti, regalando giocate di alta scuola che fanno ben sperare per gli imminenti impegni con la Roma e con il PSV.
Un plauso particolare credo lo meriti il tecnico nerazzurro, in quanto con i fatti e non con le chiacchiere sta dimostrando di saper gestire il gruppo, strigliandolo a
dovere quando è necessario, lasciando cadere nel vuoto dell’indifferenza le opinioni di certa stampa che proprio non riesce ad accettare e ad ammettere che l’inter da barzelletta d’Italia sta diventando una squadra vincente e convincente.
l'Inter di oggi è già meglio rispetto a quella di un anno fa. Le cifre parlano chiaro. I punti di oggi, 11, sono esattamente
gli stessi che l'Inter aveva dopo 5 giornate dello scorso campionato. Ma ci sono altre caselle che danno ragione ai nerazzurri attuali. Se le reti segnate sono le stesse (10), quelle subite sono meno della metà (3 contro 7). Alla quinta
giornata dello scorso campionato, l'Inter era terza in classifica, dietro Roma e Palermo appaiate a quota 12, quest'anno è già prima a pari merito con la Roma e ha la possibilità di distanziarla se dovesse vincere lo scontro diretto di
sabato.
Tutto questo senza poter contare sull’apporto di giocatori del calibro di Materazzi Chivu e Viera. Sabato a Roma voglio vedere scendere in campo un inter forte e determinata,
consapevole dei propri mezzi perché anche i tifosi più critici davanti ad una simile prova di forza abbiano il coraggio di riconoscere e di ammettere la bontà del lavoro di Roberto Mancini ingiustamente criticato, dimenticando che dopo
Helenio Herrera è il tecnico nerazzurro più vincente di sempre.
Piero Esposito
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La Tifoseria nerazzurra ha trovato definitivamente il suo re: è Zlatan Ibrahimovic, la sua una prestazione, che dire: “da Pallone d'Oro”, condita da due gol di sinistro, “bello il primo, superlativo il
secondo” ed anche tante giocate che fanno arrossire le mani per gli applausi agli oltre 40mila dello stadio Meazza. Non e' un caso che con un Ibra cosi' (sei gol in cinque partite) l'Inter si
esprima come meglio non aveva saputo fare finora, spazzando via tutte le critiche subite fino a questo momento e avvicinandosi così nel migliore dei modi al big match con la Roma, che si disputerà già Sabato 29 Settembre alle ore 18,00
Vittima del ciclone Ibra “nel 3-0 a segno anche Figo” una Sampdoria mai veramente in partita nonostante un avvio promettente e che si e' affacciata dalle parti di Julio Cesar soltanto con l'ingresso in campo di Cassano nella ripresa. Sotto
una pioggia battente, la Sampdoria ribatte colpo su colpo gli attacchi dell’Inter, poche dire il vero nei primi 15 minuti nonostante la verve di Figo che al 9° indovina il corridoio giusto per Dacourt: blocca
Mirante. Al 19° un'azione insistita dalla sinistra libera Sammarco, che va al tiro: brividi per Julio Cesar. La Samp arretra il raggio d'azione e l'Inter ne approfitta, grazie a Ibrahimovic che al 24° si libera di Sala, avanza e di sinistro
realizza il quinto gol in campionato. Si allargano gli spazi, l'Inter sfiora il raddoppio con Crespo e Cesar. Nella ripresa Samp con buon piglio: non aveva calcolato pero' l'effetto-Ibra: incredibile come l'attaccante svedese riesca a liberarsi
di tre avversari con un solo movimento e, una volta entrato in area, lascia partire un altro gran sinistro che fa secco Mirante. Entra Cassano per Franceschini, ma l'Inter chiude la partita al 13° Crespo serve Figo al limite dell'area, destro
forte e centrale, Mirante però non puo' nulla ed e' 3 a 0.
Paola Iaccarino
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