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32a giornata 06/04/2008 ore 15,00 Atalanta 0 Inter 2
Dopo tre partite senza vittoria, l'Inter risponde in maniera convincente alla Roma andando a vincere sul difficile campo dell'Atalanta. Mancini arriva alla sfida con i bergamaschi senza Ibrahimovic, Chivu e Suazo,
e propone Crespo unica punta supportato da Stankovic e Balotelli. Le notizie migliori per il tecnico di Jesi, però, arrivano dal centrocampo dove si rivedono dal primo minuto Vieira e Cambiasso.
E' proprio il francese a spianare la strada ai campioni d'Italia al 21': angolo di Stankovic, Vieira si aiuta con il braccio su Pellegrino e supera Coppola con un preciso colpo di testa. Inutili le proteste dei
giocatori atalantini che chiedono, giustamente, il fallo del centrocampista di Mancini. Trovato il vantaggio l'Inter cresce soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Una sicurezza figlia anche di una ritrovata condizione fisica, oltre al
gran lavoro di Vieira e Cambiasso a centrocampo. La diga franco-argentina, infatti, è veramente impenetrabile per gli uomini di Del Neri, oltre ad essere la rampa di lancio per tutti gli attacchi portati dall'Inter. Julio Cesar non si deve
sporcare i guanti, anche perché le poche conclusioni dei padroni di casa sono portate dalla lunga distanza e non inquadrano mai lo specchio della porta. Al 38' viene annullato un gol a Crespo, partito in millimetrica posizione di fuorigioco su
un tiro ribattuto di Balotelli.
Nella ripresa l'Atalanta prova a rimettersi in carreggiata, ma trovare spazi tra il 4-5-1 impostato da Mancini è veramente impresa ardua. Le emozioni fioccano come acqua nel deserto, fino al minuto 74'.
Cambiasso serve Stankovic che fa proseguire, con un pregevole pallonetto al volo, per Balotelli: il giovanissimo attaccante nerazzurro scatta sul filo del fuorigioco, punta e salta Coppola, e sigla il suo primo gol in Serie A. Partita
virtualmente chiusa con gli ultimi minuti utili solo per gli allenatori che si sfidano a colpi di sostituzioni. Quattro i minuti di recupero, letali per Cristiano Doni: il capitano dell'Atalanta, infatti, non gradisce alcune decisioni di De Marco
e viene espulso dal direttore di gara.
Al triplice fischio finale sono i nerazzurri di Milano a festeggiare. Tre punti importanti per ridimensionare le ambizioni della Roma, ma utili anche per il morale di una squadra che, nell'ultimo periodo, era
apparsa scarica non solo dal punto di vista fisico.
Mario Esposito


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