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19a giornata 20/01/2008 ore 20,30  

        Inter  3  Parma  2

L'Inter vince ancora, una rimonta incredibile dopo una discreta prestazione contro un Parma coraggioso, ben disposto in campo tra limiti e pregi con una rosa formata da tante giovani promesse: grande brillantezza e poca esperienza. Come a Siena 7 giorni fa i nerazzurri subiscono 2 gol, ma la vittoria è arrivata ugualmente grazie ad un Ibrahimovic in versione "Cesarini" che guida la cavalcata interista verso lo Scudetto. 
Fra i titolari c'è l'esordiente Maniche, ma non è certo colpa del Portoghese se il Parma riesce a contenere le manovre aggressive dell'Inter sin dal primo minuto e riuscire a ribattere colpo su colpo. Ibrahimovic appare in serata-no, ma il vantaggio arriva lo stesso sugli sviluppi di un calcio d'angolo grazie a Cambiasso che non finisce di mettersi in evidenza in zona gol, una delle tante armi in più dei Campioni d'Italia. L'episodio che doveva dare il via ad una partita tranquilla per Mancini e per il pubblico di San Siro, ma non si rivela tale: il Parma non rinuncia a giocare e Cigarini trova il pareggio con un sinistro ad incrociare che batte Julio Cesar.
Il primo tempo, si chiude quindi sul pareggio. Nella ripresa l'Inter spinge per cercare di nuovo il vantaggio, ma si espone ai contropiedi degli ospiti che spesso non hanno la lucidità per gestirli come dovrebbero. Reginaldo che si fa rubare il pallone al limite dell'area dopo una fuga di 80 metri e con tre compagni soli davanti a Julio Cesar l'esempio più lampante.
Di Carlo carica comunque i suoi, consapevole dell'inusuale vulnerabilità dell'Inter e su punizione è Gasbarroni che calcia sul primo palo sorprendendo il portiere Brasiliano e portando in vantaggio il Parma. Roba da non credere.
Quello che ci si aspetta dopo il gol è la reazione dell'Inter che arriva, ma non porta grandi frutti anche grazie a Bucci, straordinario nell'opporsi ancora a Cambiasso. Il Parma non rinuncia al suo gioco offensivo e non alza le barricate. Su calcio d'angolo Couto, protagonista di lì a poco dell'episodio che cambia la storia della partita, indirizza bene di testa ma coglie il palo interno e Cesar salva sulla linea.
Mancano 2 minuti, l'impresa di battere l'Inter sembra possibile, ma su un tentativo di Ibrahimovic a porta vuota, con Bucci rimasto a terra dopo un'uscita bassa, Fernando Couto si tuffa per deviare il pallone. La sfera viena fermata del portoghese di testa accompagnandola di mano fuori. L'arbitro consultato il guardalinee non ha dubbi e segnala il fallo di mano, a suo parere volontario, che determina il calcio di rigore (poi realizzato dallo Svedese) e l'espulsione del Portoghese.
Si tratta della decisione più corretta, ma che suona come una beffa per Di Carlo dopo un rigore reclamato su Corradi nel primo tempo e, sempre nei primi 45 minuti, dopo la "mezza" gomitata che Ibrahimovic avrebbe a suo dire rifilata a Rossi non valutata in maniera fallosa dalla terna. Fra le proteste dei parmensi il match continua e l'Inter non mostra molti scrupoli nel cercare la rete della vittoria, tanto più ora che gli avversari giocano in 9 per l'infortunio di Dessena. Il gol che non smentisce l'andamento della stagione nerazzurra arriva ancora da Ibrahimovic che stoppa di petto in piena area eludendo i difensori del Parma e punisce Bucci da due passi.
Niente da fare, finisce 3 a 2 e il Campionato per fortuna non si riapre: qualcuno dirà per merito dell'arbitro, qualcuno dirà per merito della forza dell'Inter. L'importante che i nerazzurri hanno acquisito una mentalità vincente e non arrendevole.

                                                                           
Nello Russo

 

 
 
 
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