LIVORNO - 1 INTER -2
Dopo aver fermato a quota 17 le vittorie consecutive causa il pareggio di mercoledì scorso con l"Udinese, l"Inter riprende subito a vincere. Merito di un Ibrahimovic stellare che, con un assist e un
gol, stende quasi da solo un buon Livorno, passato anche in vantaggio con Lucarelli. Unica nota negativa per i nerazzurri la doppia espulsione per proteste di Maicon e Mancini. Entrambi salteranno infatti il derby con il Milan di domenica
prossima.
E' il Livorno a iniziare meglio l'incontro. La formazione di casa pressa e riparte velocemente mettendo in difficoltà l'Inter. Dopo una mischia sbrogliata da Samuel, capità però sui piedi di Ibrahimovic la
prima palla gol. E inizia, dall'altra parte, lo show di Amelia.
L'Inter si fa più intraprendente con il passare dei minuti e solo il palo, al 21', sul tiro di Stankovic, salva il Livorno. Come un fulmine a ciel sereno arriva quindi al 27' il vantaggio dei padroni di casa con
una punizione di Lucarelli che toglie le ragnatele alla porta di Julio Cesar.
I nerazzurri attaccano ora a testa bassa e, dopo un altro palo (con deviazione determinante di Amelia) firmato Grosso, trova il pareggio al 35' con Cruz. Più di mezza rete vale però l'assist di tacco,
fantastico, di Ibra per l'argentino. Davvero un capolavoro!
Il secondo tempo si apre ancora con l'Inter in avanti, alla ricerca del secondo gol. Dopo altri due grandi interventi di Amelia, e una ciabattata di sinistro di Filippini da centro area, il vantaggio arriva al 66'
sugli sviluppi di una punizione dal limite. Ibra batte, deviazione determinante della barriera, Amelia, incolpevole, spiazzato.
E' la rete che chiude l'incontro perché l'Inter non punge più come prima (un pensiero, più di un pensiero, è certamente andato al ritorno di Champions contro il Valencia) mentre il Livorno non si rende più
realmente pericoloso nonostante gli ultimi minuti in superiorità numerica. Questo, come già detto, l'unico neo della partita dell'Inter che, per il derby, dovrà fare a meno di Maicon, in campo, e di Mancini, in panchina.
Mario Esposito
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